È uscito il nuovo decreto ministeriale che autorizza le immissioni in ruolo di circa 11 mila unità di personale Ata della scuola pubblica: per l’anno scolastico 2020/2021, riporta Orizzonte Scuola, è autorizzato un contingente di assunzioni nei ruoli a tempo indeterminato del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche pari a complessive 11.323 unità, di cui 532 a titolo di trasformazione di contratti a tempo parziale in contratti a tempo pieno.
Premesso che il numero è largamente inferiore alle disponibilità di posti vacanti, il presidente Anief Marcello Pacifico denuncia, in una intervista rilasciata ad Italia Stampa, “che ancora una volta non ci sono i profili professionali previsti da contratto come coordinatore dei collaboratori scolastici e come coordinatore degli assistenti tecnici amministrativi che operano nelle segreterie. Sono più di 20 mila questi posti che da 25 anni per contratto esistono ma non nella realtà. Ecco perché Anief ha deciso di impugnare questo decreto ministeriale, così da convincere il ministero dell’Economia ad autorizzare l’attivazione di questi posti in organico, diventati più funzionali, soprattutto in vista dell’apertura delle scuole in tempo post-Covid, con il contagio che si diffonde ancora”.
Riaprire le scuole in sicurezza a settembre è un’opera complessa: sono tanti gli adempimenti da attuare. E servono figure apicali di esperienza che assicurino un’organizzazione adeguata. Negli istituti scolastici questo compito è ottemperato dai capi d’istituto, che negli aspetti economici e di gestione interna vengono affiancati dai Direttori dei servizi generali e amministrativi: il loro ruolo è fondamentale. Peccato che quasi una scuola italiana su due non abbia il suo Dsga. A rimarcare questa contraddizione, nell’anno più complicato della scuola pubblica italiana a causa dell’emergenza epidemiologica, è Marcello Pacifico: intervistato da Teleborsa, il presidente nazionale Anief ha spiegato che a fronte dei tanti adempimenti da attuare sono “troppo pochi i direttori dei servizi generali amministrativi in servizio presso le scuole, poiché ne mancano più di tremila. Siccome il concorso in via di definizione coprirà probabilmente solo mille posti occorre avviare una procedura straordinaria urgente per i facenti funzione”.
Secondo il giovane sindacato l'atto dovrebbe valere prima di tutto per i maestri di Infanzia e Primaria, ma poi essere esteso a tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado che, a domanda, vogliano garantire la continuità didattica specialmente alla luce dell'emergenza da COVID-19 e delle misure adottate per il recupero degli apprendimenti dal primo settembre. Anief, a questo scopo, ha inviato una specifica richiesta al ministero affinché intervenga o attraverso un'integrazione alla contrattazione integrativa, fino ad oggi invece ignorata dai sindacati firmatari di contratto, oppure con un'espressa deroga del legislatore al ministro dell’Istruzione.
Per questo motivo, il sindacato chiede espressamente alla ministra Azzolina la pubblicazione di un’ordinanza che dia seguito alla richiesta formulata: Anief annuncia sin d’ora, inoltre, che si farà tramite per presentare in Parlamento un emendamento legislativo specifico per attuare quanto richiesto, sempre per consentire la conferma o l'utilizzazione legittima dei docenti assunti dal concorso riservato nella stessa scuola dove si è titolari con riserva. “Ad ogni modo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - l’organizzazione sindacale chiederà al Parlamento nel decreto agostano un nuovo intervento del legislatore sulla materia per eliminare il blocco quinquennale se ostativo a tale procedura”.
Il sindacato Anief dice la sua a seguito dell’innalzamento degli indici di Covid19 e delle restrizioni che ne stanno derivando, a partire dalla decisione del Governo di procedere alla chiusura di qualsiasi sala da ballo fino al prossimo 7 settembre. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale della giovane organizzazione rappresentativa, “appare assurdo assistere in questi giorni a veri e propri assembramenti dei giovani, di notte, ma anche di giorno, ovunque, in piazza, nei mercati, nelle vie, in discoteca, e poi pensare di riaprire le scuole per poi chiederle al minino contagio derivato da vera irresponsabilità. Ben venga la gioia di vivere, ma senza mai arrivare a condannare qualcuno a morire”.
Se si sommano i fondi stanziati dal Decreto Rilancio e dal Decreto agostano. E’ un segnale importante ma a condizione che sia un inizio rispetto al potenziamento che si potrà fare con i soldi dell’Europa che arriveranno per il prossimo settennato. Il primo passo sarà trasformarli in organico di diritto alla luce dell’impegno preso nel Protocollo sulla sicurezza del 6 agosto sulla revisione delle norme sul dimensionamento scolastico
La stima è stata realizzata dall’Ufficio Studi Anief, che ha tramutato in posti di lavoro i fondi stanziati per assumere nuovo personale scolastico attraverso sia il Decreto Rilancio (34/2020) sia pochi giorni fa con il Decreto Agosto (104/2020).
Marcello Pacifico (Anief): “Assumere non più di 76 mila nuovi docenti e Ata non risolve il problema del distanziamento perché ne servirebbero almeno altrettanti ma comincia ad essere un segnale di direzione, mentre ancora i dirigenti devono capire come potranno utilizzare tale personale, tra possibili riduzioni del monte orario settimanale delle lezioni, l’introduzione di doppi turni e la ricerca di spazi. La scuola deve ripartire, però, in presenza, e in sicurezza. Presenteremo ai senatori degli emendamenti che andranno in tal senso oltre ad assegnare nei ruoli tutti i posti vacanti dalle prossime immissioni in ruolo e salvaguardare anche diverse figure professionali lasciate al loro destino - come i docenti diplomati magistrale, i maestri della scuola dell’infanzie e primaria, gli insegnanti tecnico-pratici e di religione cattolica, i facenti funzione Dsga - appena si riuniranno le Commissioni a fine mese per l’esame del decreto ‘agostano’ 104”.
Ritardi anche nel Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Liguria dove ancora non ci sono gli elenchi finali. L’anno scolastico inizierà con un facente funzione/reggente ogni quattro scuole autonome. Anief chiede agli UU.SS.RR. il numero complessivo degli idonei, dove il numero dei posti, maggiorato del 30%, nelle graduatorie di merito, risulta superiore, e una procedura straordinaria di reclutamento per quegli amministrativi che svolgono da almeno due anni questo ruolo. Scarica la tabella aggiornata.
Pacifico (presidente nazionale Anief): “serve un emendamento urgente al decreto agostano (DL 104/2020). Sono troppi gli adempimenti burocratici per far ripartire le scuole in sicurezza. Mentre i presidi ancora aspettano banchi e supplenti, manca in molte scuole un direttore amministrativo al loro fianco. Bisogna agire e in fretta per nominare tutti gli idonei, se è vero che a fronte dei 2 mila posti banditi altri mille risultano vacanti e disponibili, al netto dei prossimi pensionamenti, e per confermare in questo ruolo chi ha maturato esperienza negli anni passati. L’anno scorso, persino, i precari potevano essere nominati come facente funzione”.
Il decreto interministeriale n. 90 del 7 agosto 2020 ha disposto la riapertura dei bandi delle Università per l’ammissione alle prove per l’accesso ai corsi di specializzazione di sostegno agli alunni disabili, riaprendo i termini per essere ammessi direttamente ai corsi del quinto TFA sostegno “è stato voluto fortemente dall’Anief: è un decreto voluto anche dal legislatore che ammette agli scritti chi ha svolto tre anni di servizio su posto di sostegno anche senza avere il titolo. Tuttavia, tutto questo per Anief non basta a rimediare all’emergenza che avremo a settembre”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista rilasciata a Teleborsa.
Il decreto “agostano” n. 104, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 agosto scorso con nuovi interventi a favore del lavoro e anche per la messa in sicurezza della scuola stanzia oltre un miliardo per la scuola, ma a sorpresa esclude il personale amministrativo dallo smart working: a sottolinearlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, interpellato dalla testata radiofonica Italia Stampa.“Non si comprende per quale motivo nel resto di tutta la pubblica amministrazione è stato autorizzato il ‘lavoro agile’ fino a dicembre, addirittura si vorrebbe trasformarlo in modalità ordinaria e stabile a partire dal prossimo anno, mentre nella scuola si decide di non sperimentare questa possibilità”. Il sindacalista torna quindi a puntare il dito sulla scarsità di stabilizzazioni nel settore che detiene il poco invidiabile record di contratti annuali e che a settembre andrà a determinare una vera e propria caccia al supplente: “servono norme urgenti per stabilizzare diverse categorie di docenti e di personale scolastico, siamo pronti a sostenerle anche mobilitando i precari, perché è importante che queste proposte passino in Parlamento e siano accolte dal Governo”.
Per l'ufficio legale del giovane sindacato deve essere ammesso alla prova scritta chi ottiene la sufficienza alla preselezione o comunque rientra nel novero dei posti aggiuntivi richiesti rispetto a quelli banditi e se ha comunque tre anni di servizio. Chi ha invece tre anni di servizio su posti di sostegno dovrebbe comunque poter frequentare il corso indipendentemente dall'esito delle prove. Aperte le pre-adesioni gratuite.
Il decreto interministeriale n. 90 del 7 agosto 2020 ha disposto la riapertura dei bandi delle università per l’ammissione alle prove per l’accesso ai corsi di specializzazione di sostegno. La novità più importante, recepita dal nuovo atto, è l’ammissione diretta alla prova scritta di tutti i candidati che abbiano prestato almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, su posto di sostegno nello specifico grado per cui vogliano conseguire la specializzazione, piuttosto che l'accesso diretto ai corsi come sarebbe opportuno. Illegittima anche la previsione di ammettere alle prove scritte solo un numero di candidati pari al doppio dei posti a concorso, anziché garantire l’accesso alla fase successiva di tutti coloro che raggiungeranno la sufficienza, in attesa dell'esito del ricorso sulla contestazione del numero dei 20 mila posti banditi non in base alle effettive esigenze ma all'offerta formativa degli Atenei. Aperto anche il ricorso per l’accesso diretto agli scritti a tutti i docenti con tre anni di servizio, anche se prestati tutti o in parte su posto comune o classe di concorso. È possibile aderire gratuitamente a tutti e tre i ricorsi fino al 5 ottobre sul Portale ANIEF.
ROMA, 14 AGO - "Siamo d'accordo sul fatto che, venendo meno la distanza minima indicata dal Cts, l'uso della mascherina durante tutta la permanenza all'interno della struttura diventi vitale per non incorrere in situazioni di pericolo. Sempre, comunque, che si tratti di soluzioni temporanee". Lo afferma in una nota Marcello Pacifico, presidente Anief, ricordando che "la sicurezza passa non solo per il distanziamento, ma anche per la gestione dei flussi e per le operazioni di igienizzazione". "Infine, il Ministero fa bene a mettere a disposizione gli psicologi, ma è altrettanto centrale assumere personale - indica ancora Anief - attraverso l'immissione in ruolo di almeno 150mila docenti in più, non certo 'usa e getta', e 40mila Ata, la cui presenza a scuola diventerà basilare proprio per la pulizia continua dei locali, per la sorveglianza maggiorata, i contatti permanenti con l'esterno e le famiglie, oltre che per la gestione dei laboratori".