L’Istruzione pubblica deve essere sganciata dal disegno di legge sulle “Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione”: lo ha chiesto espressamente il sindacato Anief. Facendo riferimento all’Atto del Senato n. 615, su cui il Governo sta imprimendo un’accelerata con l’intenzione di approvarlo entro la fine del 2023, il giovane sindacato si è rivolto alla prima Commissione di Palazzo Madama, che sta esaminando il testo, chiedendo espressamente lo stralcio delle norme generali sull'istruzione perché si tratta di una competenza esclusiva dello Stato e si andrebbe anche a minare l'autonomia scolastica: il pericolo fondato è che si andrebbe ad acuire ulteriormente quel gap di competenze territoriali bene evidenziato qualche mese fa dallo Svimez con lo studio “Un paese due scuole”.
Organico aggiuntivo del personale, funzionale al PNRR; utilizzo delle graduatorie dell’ultimo concorso ordinario anche per i prossimi anni; riconoscimento dell’abilitazione per tutti coloro che hanno partecipato al concorso straordinario bis; inserimento dei docenti “ingabbiati” nel nuovo percorso dei 30 Cfu per poter conseguire una nuova abilitazione e i loro passaggi di ruolo; assegnazione provvisoria più fluida per le richieste interprovinciali.