"Per rinnovare il contratto ai docenti e al personale della scuola servono soldi freschi, soldi nuovi, bisognerà trovare una soluzione: il problema economico è uno dei temi importanti per tornare a valorizzare questa figura professionale. Le dichiarazioni del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, rilasciate oggi a Radio Rai1, confermano quello che Anief sostiene da tempo: senza risorse aggiuntive il rinnovo contrattuale è destinato a finire su un binario morto". Lo ricorda l'Anief.
Firmare subito il contratto scaduto da quattro anni, con gli aumenti già previsti, compresi gli arretrati.
"Riteniamo inaccettabile pensare di rimandare per l'ennesimo anno i finanziamenti aggiuntivi alla scuola. Addirittura ora si parla di tagli al settore Istruzione. Non vogliamo nemmeno commentare una notizia del genere, perché la riteniamo inapplicabile: i partiti che stanno governando l'Italia hanno vinto le elezioni, a fine settembre, prendendo degli impegni precisi. Uno di questi era valorizzare il personale scolastico, garantendo finalmente a docenti e Ata stipendi allineati alla media UE, e c'era un impegno preciso nell'incentivare la spesa per l'Istruzione. Anche nel corso del primo incontro tenuto due giorni fa con il nuovo ministro dell'Istruzione e del Merito, da parte del professore Giuseppe Valditara c'è stato un preciso impegno nel dare alla scuola lo spazio che merita attraverso già la Legge di Bilancio 2023". A dirlo è il sindacato Anief commentando la linea che il Governo intende attuare in vista della imminente presentazione della Legge di Bilancio. "Reputiamo impossibile una prospettiva di questo genere. Il personale attende da quattro anni il rinnovo contrattuale, che va chiuso in fretta nella parte 2019/2021, con le economie già approvate e i circa 300 milioni del Mof su cui a breve si pronuncerà la Funzione Pubblica. Servono poi alcuni miliardi per garantire indennità di vacanza contrattuale e anche gli aumenti a partire dal 2022. Questa è la base di partenza, altre soluzioni sarebbero contrarie agli impegni. Andando anche a determinare una fortissima protesta della categoria, peraltro già in mobilitazione per la mancata conferma dell'organico aggiuntivo e il flop dei concorsi anche per via del mancato allargamento agli idonei e ai partecipanti alla procedura straordinaria. La scuola non può subire altri tagli, servono piuttosto soldi per aumentare le sedi, l'offerta formativa, le immissioni in ruolo, ridurre gli alunni per classe, revisionare le sedi vecchie in larga parte oltre 50 anni. Nel caso contrario, la mobilitazione sarebbe fortissima", commenta Marcello Pacifico, leader del sindacato. (ANSA).
"Con la nomina dei 31 sottosegretari, si è completata oggi la squadra del nuovo Governo Meloni: per l’Istruzione è stata scelta Paola Frassinetti, di Fratelli d’Italia; Augusta Montaruli, classe 1983, avvocatessa, anche lei Fratelli d’Italia, è invece il nuovo sottosegretario all’Università e della Ricerca. Il sindacato Anief si complimenta con entrambe e augura a loro di gestire al meglio il mandato ministeriale. Un impegno che non potrà che essere orientato a migliorare il sistema scolastico e accademico italiano, con l’obiettivo di migliorare le competenze degli studenti italiani, ridurre la precarietà ed incrementare i diritti dei lavoratori di entrambi i comparti". Così una nota del sindacato Anief.
Meloni, Valditara, Bernini, Salvini. Questi alcuni dei Ministri impersonati con delle maschere dagli studenti e dalle studentesse questa mattina in flash-mob davanti al Ministero dell’Istruzione. Ogni Ministro ha tenuto in mano, poi, un cartello con su scritto quello che per la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari è un merito nella propria carriera. Così Valditara ha “tagliato 10 miliardi all’istruzione”, Salvini ha “ha scritto i Decreti Sicurezza”, Roccella “è una Ministra antiabortista” e così via.
Tanti abilitati e specializzati fuori gioco
"I lavoratori della scuola debbono rientrare nei medesimi parametri di accesso alla pensione previsti per i lavoratori delle forze armate"