Stefano Cavallini Presidente Regionale Anief Campania – in seguito alla pubblicazione il 17 ottobre 2018 in anteprima della bozza del decreto del concorso, Eurosofia, ente accreditato dal MIUR alla formazione del personale della scuola, in convenzione con Anief Campania, organizza un corso di preparazione in presenza per il superamento del concorso Dsga 2018 di prossima pubblicazione.
Detti incontri hanno l’obiettivo di fornire agli interessati gli strumenti utili per il superamento della prova preselettiva, delle due prove scritte e della prova orale.
Per la partecipazione al concorso è necessario essere in possesso di una delle seguenti lauree:
Oltre al personale in possesso dei suddetti titoli, possono partecipare, in deroga agli stessi, gli assistenti amministrativi che, alla data del 1° gennaio 2018, abbiano maturato almeno tre anni interi di servizio negli ultimi otto nelle mansioni di direttore dei servizi generali ed amministrativi.
In Campania incontri informativi su concorso straordinario riservato infanzia e primaria
Stefano Cavallini Presidente Regionale Anief Campania – L’Anief Campania, Associazione Professionale e Sindacale, nell’ambito della sua intensa attività di formazione svolta in favore del personale della scuola, su richiesta dei docenti iscritti e non ha programmato nel mese di Novembre alcuni incontri per comprendere meglio il decreto e il bando riguardante il concorso straordinario riservato ad infanzia e primaria.
Detti incontri hanno l’obiettivo di fornire agli interessati gli strumenti utili per partecipare al concorso.
Le tematiche verteranno su:
L’Anief Campania ha previsto di svolgere i suddetti incontri in più province secondo il seguente calendario:
REGIONE |
CITTA' E DATA |
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CAMPANIA |
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NAPOLI |
MERCOLEDÌ 21 novembre |
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S. ANTONIO ABATE (NA) |
GIOVEDÌ 22 novembre |
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SALERNO |
LUNEDÌ 19 novembre |
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AVELLINO |
MARTEDÌ 20 novembre |
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AFRAGOLA (NA) |
VENERDÌ 23 novembre |
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SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) |
MARTEDì 27 novembre |
SCARICA LA LOCANDINA |
L’ufficio legale del sindacato ritiene illegittimo il bando per diversi motivi che saranno illustrati nel corso degli incontri.
Invitiamo a diffondere l’iniziativa, a stampare le locandine e ad affiggerle nella bacheca delle proprie istituzioni scolastiche per favorire la massima diffusione e partecipazione.
Roma, 8 nov. (Adnkronos/Labitalia) - "Nuovo governo, nuova legge di stabilità. Anief sta presentando, in quinta commissione Bilancio, degli emendamenti per il personale della scuola". A dirlo, in un'intervista a Labitalia, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. "In particolare - afferma - ci stiamo concentrando sul reddito di cittadinanza e sulla famosa 'quota 100', quindi sulla riforma del sistema pensionistico".
"Dagli studi fatti - fa notare - risulta che il mestiere dell'insegnante è quello più a ‘burnout' nella pubblica amministrazione e, quindi, riteniamo che gli insegnanti debbano andare in pensione con la 'quota 96'". "Non condividiamo - continua Marcello Pacifico - le ultime disposizioni legislative che hanno definito come lavoro gravoso solo quello del personale dell'infanzia. Per noi non è giusto, perché anche l'attività svolta dal personale della primaria e della secondaria deve essere considerata come lavoro gravoso, in relazione all'Ape sociale".
Inoltre, Anief interviene sulla 'primaria eccellenza per le assunzioni'. "La norma - chiarisce - che parla di 'primaria eccellenza per le assunzioni', ovvero 110 e lode come voto di laurea, conseguito in regola entro il corso quadriennale o quinquennale o di laurea magistrale, e comunque entro i 30 anni, deve essere 'arricchita'". Per Anief, infatti, "tutti quelli laureati con 110 e lode, indipendentemente dall'anno e in regola con il corso di studi, devono avere i contributi pagati dallo Stato". "L'Anief - sottolinea il presidente nazionale, Marcello Pacifico – sta dunque presentando degli emendamenti che la politica ha sempre solo discusso. I soldi ci sono: basta andare a lottare contro gli sprechi e dirottare le risorse".
ROMA, 10 NOV - Il concorso per docenti di scuola dell'infanzia e primaria "tagliati fuori miriadi di candidati che hanno diritto a partecipare". Lo sottolinea l'Anief preannunciando ricorsi alla giustizia amministrativa. "I limiti d'accesso introdotti dal governo appaiono davvero incomprensibili. Per questo motivo, il sindacato Anief conferma i ricorsi al Tar Lazio - riporta una nota - per la valutazione dell'anno in corso, del servizio prestato in sezioni primavera, scuole paritarie, comunali, come educatore e docente di religione, per complessivi 24 mesi anche in diversi anni senza il vincolo dei 180 giorni e comunque non necessariamente negli ultimi otto anni". (ANSA).
"L'anno scolastico è iniziato da oltre due mesi, ma tanti alunni disabili sono ancora in attesa del docente di sostegno. Solo in questi giorni, infatti, si sta mettendo in modo la macchina organizzativa che porterà all'assegnazione definitiva di circa 50 mila insegnanti da affiancare agli allievi con gravi e certificate problematiche di apprendimento". A sostenerlo è il sindacato Anief. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, "alla base di questa situazione assurda vi è la somma di più problemi irrisolti: lo abbiamo denunciato più volte e ora, a due mesi dall'inizio delle lezioni, i nodi vengono al pettine". (ANSA).
ROMA, 2 NOV - "La soluzione trovata dal governo gialloverde su formazione e assunzioni dei docenti aumenta il gap rispetto ai Paesi Ue". A sostenerlo è il sindacato Anief. "La storia - ricorda il sindacato - è datata: quasi trent'anni fa, con gli accordi di Lisbona, il nostro Paese decideva di allinearsi agli altri Paesi Ue sulla formazione universitaria iniziale degli insegnanti; servirono due lustri per fare partire le Ssis, le scuole di abilitazione e specializzazione universitaria, e quasi tutti i corsisti furono assunti dalla GaE, le graduatorie ad esaurimento. Poi arrivarono il Tfa e il Pas, i corsi abilitanti e per l'abilitazione all'insegnamento che non diedero sblocco per la chiusura delle graduatorie. La stessa sorte è toccata agli abilitati con la laurea in Scienze della formazione primaria conseguita dopo il 2011. Furono però banditi due concorsi riservati, uno per la secondaria e uno per infanzia e primaria. Ora il Governo, con l'articolo 58 della bozza della manovra di bilancio, 'bollinata' e inviata al Quirinale, ha deciso di puntare tutto sui vecchi concorsi. L'Italia continua a reclutare gli insegnanti della scuola pubblica con regole ben diverse dagli altri Paesi del vecchio Continente". "Il problema non è mai stato quello della formazione iniziale degli insegnanti - osserva il leader del sindacato, Marcello Pacifico - di carattere universitario, quanto la mancata associazione al reclutamento degli stessi. Ecco perché Anief ha sempre chiesto, in primis, di liberare gli organici del corpo insegnante, adeguando l'organico di diritto all'organico di fatto in assenza di ragione sostitutive, e, in seconda battuta, di aprire le graduatorie ad esaurimento al personale abilitato e di utilizzare anche le graduatorie dei precari storici non abilitati fino al loro esaurimento. Il ritorno ai concorsi - conclude Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - deve necessariamente tornare a prevedere l'utilizzo pieno del doppio canale; in caso contrario, avremo sempre da una parte posti vacanti e dall'altra personale abilitato o docenti che fanno i supplenti in eterno, senza mai essere stabilizzati nei ruoli. Molti di loro, inoltre, continueranno a fare causa allo Stato italiano per l'abuso dei contratti a termine, con una storia giudiziaria senza fine". (ANSA).
Si comunica che la segreteria nazionale ANIEF, rimarrà chiusa in occasione delle festività da giovedì 1 a domenica 4 novembre. Le attività riprenderanno normalmente da lunedì 5.
ROMA, 29 OTT - Sono 2004 i posti a disposizione per il concorso riservato ai direttori dei servizi generali e amministrativi (Dsga): lo ricorda l'Anief, segnalando che è imminente la pubblicazione del decreto, "dopo quasi due decenni di vuoto concorsuale che ha portato all'attuale vacanza di 2.178 posti". Nel documento, si precisa, "viene illustrato come si formeranno le commissioni, la tabella di valutazione titoli, i contenuti delle prove d'esame e i programmi da studiare per superare la selezione. E, premesso che i 2.004 posti saranno incrementabili con ulteriori 400, qualora dovessero sopraggiungere della disponibilità, saranno ammessi a partecipare - sottolinea l'Anief - i candidati in possesso della laurea attinente". Inoltre, verranno ammessi anche gli applicati di segreteria non laureati che, alla data della legge 27 dicembre scorso, abbiano maturato almeno tre interi anni di servizio negli ultimi 8 di mansioni di Dsga. Ma per l'Anief "vale invece anche il servizio precedente al 2010; e possono risultare utili al raggiungimento dei 180 giorni dell'annualità anche i servizi non continuativi". (ANSA).
ROMA, 26 OTT - Con la sanità, trasporti locali e ferroviari, c'è anche la scuola tra i comparti pubblici e privati che stamane rischiano di fermarsi per lo sciopero di 24 ore indetto da alcune sigle sindacali che dicono 'no', tra le altre cose, alla manovra economica del governo giudicata "né popolare né espansiva. A ricordarlo è il sindacato Anief, che nel corso del 2018 ha proclamato sei volte lo sciopero di categoria, l'ultima l'11 settembre scorso in occasione dell'inizio dell'anno scolastico, ma stavolta non ha aderito alla contestazione. "Siamo solidali con i lavoratori che si fermeranno nel corso della giornata - afferma il leader, Marcello Pacifico - stufi si vedere cambiare governi e ministri senza però mai riscontrare una politica di svolta a loro tutela". (ANSA).
Si comunica che oggi, mercoledì 24 ottobre, la segreteria nazionale ANIEF sospenderà dalle ore 16.00 alle ore 18.00 tutte le attività.
ROMA, 20 OTT - E' partita la circolare del Miur rivolta agli Uffici scolastici regionali con cui si stabilisce che vanno revocate le immissioni in ruolo di tutti i diplomati magistrali destinatari di sentenze negative che stanno arrivando dopo la decisione del Consiglio di Stato del dicembre 2017 che ha chiuso loro le porte delle GaE, le graduatorie ad esaurimento, ovvero l'accesso al ruolo. Al tempo stesso il dicastero di viale Trastevere ha stabilito nella circolare che ai maestri a cui venga notificata la sentenza il contratto di lavoro venga trasformato in contratto a tempo determinato fino al 30 giugno prossimo; questo sia non intaccare la continuità didattica sia per non mettere in difficoltà economica i docenti interessati. E ancora, in queste ore il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto che consente di dare avvio alle procedure concorsuali straordinarie per la scuola dell'infanzia e la scuola primaria previste dal cosiddetto Decreto Dignità. Il concorso - che mira proprio a risolvere il problema dei diplomati magistrali - prevede assunzioni sia su posti comuni che di sostegno ed è riservato a chi è in possesso del requisito di abilitazione (Laurea in Scienze della Formazione Primaria, diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002) e ha svolto almeno due anni di servizio nel corso degli ultimi otto anni. Per i posti di sostegno è richiesto anche il possesso dello specifico titolo di specializzazione. La platea interessata è di circa 50 mila persone. Il ministro ha infine garantito che a breve partirà anche il concorso ordinario, sempre per la scuola dell'infanzia e primaria. Intanto il sindacato Anief attacca: "vengono cancellate le l'immissione in ruolo di tutti i diplomati magistrali destinatari delle sentenze negative entro 120 giorni ai sensi del Decreto Dignità approvato dal governo M5S-Lega. Nell' operazione coinvolti anche i sottoscrittori di contratti annuali fino al 31 agosto, a cui vengono sottratti due mesi di lavoro senza alcun motivo valido. Anief risponde rilanciando il ricorso per la conferma in ruolo di chi ha superato l'anno di prova o ha avuto un contratto al 31 agosto e lo avrà convertito d'ufficio al 30 giugno". (ANSA).
La richiesta arriva dal dicastero di Viale Trastevere con la Nota n. 45988 ed è rivolta agli Uffici Scolastici Regionali: vanno cancellate le l’immissione in ruolo di tutti i diplomati magistrale destinatari delle sentenze negative entro 120 giorni ai sensi del Decreto Dignità approvato dal governo M5S-Lega. Nell’operazione coinvolti anche i sottoscrittori di contratti annuali fino al 31 agosto, a cui vengono sottratti due mesi di lavoro senza alcun motivo valido. Anief risponde rilanciando il ricorso per la conferma in ruolo di chi ha superato l'anno di prova o ha avuto un contratto al 31 agosto e lo avrà convertito d’ufficio al 30 giugno: la tesi del sindacato si basa sui principi di affidamento, conservazione e acquiescenza che avrebbe fatto cessare la materia del contendere nel rapporto di lavoro privatizzato, come ha già ben spiegato nel parere pro veritate l'ex presidente della Cassazione Michele De Luca. Per aderire al ricorso contro la cancellazione del ruolo di docenti che hanno superato l'anno di prova, cliccare sul seguente link. Per recuperare i mesi di luglio e agosto 2019 o per chiedere la trasformazione delle supplenze fino al 31 agosto 2019 poiché si sta lavorando su posto vacante, cliccare sul seguente link.
ROMA, 12 OTT - "Il problema non è capire se effettivamente i tagli da circa 100 milioni di euro, in arrivo con la legge di bilancio, verranno effettivamente riutilizzati per il settore: il vero problema è che nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, collegata alla manovra di fine anno ed approvato ieri dall'Aula della Camera, non risultano investimenti per quello che l'attuale governo del cambiamento aveva considerato uno dei settori più importanti da risollevare". A esprimere preoccupazione è il sindacato Anief, che aggiunge: "gli studenti in piazza hanno ragioni da vendere: in Italia la percentuale di laureati è come quella del Camerun, ma imponiamo il numero chiuso". (ANSA).
Ascolta l'intervista dal minuto 2.27 in poi
ROMA, 9 OTT - "Gli stipendi degli insegnanti al netto dell'inflazione all'inizio della loro carriera sono oggi inferiori in nove Paesi europei rispetto al 2009/10, anni immediatamente successivi alla crisi finanziaria. Tra questi Paesi figura anche l'Italia, visto che il misero incremento del 3,48% del 2018 è ora anche minacciato dalla mancata copertura nella prossima legge di stabilità e dalla riduzione nel prossimo biennio dello 0,4% indicata nel Def". E' quanto osserva il sindacato Anief, commentando il nuovo rapporto Eurydice, che compara gli stipendi di insegnanti e capi di istituto di 41 sistemi educativi europei. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal), "senza adeguati finanziamenti nella legge di stabilità non potrà essere recuperato neanche il 50% dell'inflazione, altro che allineare gli stipendi dei docenti italiani alle medie UE". (ANSA).
Gli stipendi degli insegnanti italiani sono i più bassi d’Europa dopo i Paesi dell’Est: lo rileva il rapporto “Teachers’ and school heads’ salaries and allowances in Europe 2016/17”, realizzato dalla rete Eurydice sugli stipendi di docenti e dirigenti in Europa e andato in pubblicazione in queste ore. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal) senza adeguati finanziamenti nella legge di stabilità non potrà essere recuperato neanche il 50% dell’inflazione, altro che allineare gli stipendi dei docenti italiani alle medie UE.
Attraverso un’analisi comparativa abbinata a schede descrittive nazionali che illustrano i dati raccolti congiuntamente dalle reti Eurydice e OCSE/NESLI, il rapporto offre una panoramica comparativa sugli stipendi tabellari e le indennità nelle scuole pubbliche pre-primarie, primarie e secondarie di 41 sistemi educativi e compara le differenti condizioni e progressioni salariali: gli stipendi al netto dell’inflazione degli insegnanti all’inizio della loro carriera sono oggi inferiori in nove Paesi europei rispetto al 2009/10, anni immediatamente successivi alla crisi finanziaria. Tra questi Paesi figura anche l’Italia, visto che il misero incremento del 3,48% del 2018 è ora anche minacciato dalla mancata copertura nella prossima legge di stabilità e dalla riduzione nel prossimo biennio dello 0,4% indicata nel Def
ROMA, 8 OTT - I ricorrenti, tutti genitori di alunni iscritti al biennio dei licei musicali che si sono rivolti agli avvocati Anief Walter Miceli e Denis Rosa per la tutela del diritto allo studio dei propri figli, hanno chiesto, per il tramite dell'azione legale di ottemperanza promossa dal sindacato Anief, l'esecuzione della sentenza n. 5792/2018 con la quale sono stati annullati i provvedimenti del Miur che, in relazione all'insegnamento nei Licei Musicali della materia esecuzione e interpretazione, assegnavano soltanto un'ora per il primo strumento e un'ora per il secondo strumento, con conseguente decurtazione di un'ora per il primo strumento musicale". Lo si legge in una nota dell'Anief. "Nonostante il favorevole provvedimento già ottenuto dai nostri legali - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - il Miur, per la formazione degli organici dei Licei Musicali, ha continuato a indicare solo un'ora di primo strumento anche per il corrente anno scolastico, contravvenendo platealmente al giudicato già emanato dal tribunale amministrativo. Il Tar del Lazio, con la sentenza emanata oggi, dunque, dà piena ragione ad Anief e 'ordina al Ministero resistente di dare integrale esecuzione alla sentenza depositata il 24 maggio 2018 di questo Tribunale, nel termine di 30 giorni dalla comunicazione/notificazione della presente sentenza' e specifica come "in difetto di adempimento si nomina quale Commissario ad Acta il Prefetto di Roma, o un suo delegato, affinché provveda in luogo dell'amministrazione, nei successivi 30 giorni, a dare esecuzione al giudicato", condannando il Ministero resistente anche al rimborso delle spese di lite, quantificate in 1.500 Euro oltre accessori di legge'". "Le famiglie degli alunni interessati - conclude Pacifico - rivendicano non solo il diritto al ripristino della seconda ora di primo strumento che il Ministero dell'Istruzione ha continuato ad ignorare nonostante la sentenza favorevole, ma anche un recupero dell'ora che gli alunni hanno già perso per colpa dell'inerzia dell'Amministrazione e il Miur dovrebbe prevedere una modifica dell'orario tale da eseguire correttamente e completamente l'ordine del tribunale che imponeva, è bene ribadirlo, il ripristino della seconda ora di primo strumento per l'intero biennio dei licei musicali". (ANSA).
ROMA, 6 OTT - "Tagli alla Scuola per 150 milioni, mentre servirebbero almeno 4 miliardi solo per salvaguardare gli attuali stipendi dal prossimo anno in discesa dello 0,4%": lo sottolinea Marcello Pacifico dell'Anief, secondo il quale "la mancata promessa è così evidente che ora anche gli altri sindacati, dopo avere apposto la firma per disdire il rinnovo automatico del Ccnl firmato lo scorso aprile, concordano con Anief sulla necessità di reperire le risorse per ottemperare a quell'errore di considerare gli aumenti del 2018 perequativi, solo un bonus a termine, piuttosto che strutturali nelle buste paga di 1,3 milioni di docenti e Ata". (ANSA).
ROMA, 5 OTT - "Con la circolare 3050, il Miur introduce ad una nuova Maturità per il 2019: ci saranno due prove scritte invece di tre, più un esame orale finale più articolato. Cambiano però anche le tracce della prima prova, di italiano, e le Indicazioni per l'elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte. Viene anche data più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell'ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Le prove Invalsi e l'alternanza scuola-lavoro non saranno più elementi imprescindibili". A sottolinearlo è il sindacato Anief, secondo il quale "questa è una decisione saggia, tuttavia si riducono le prove e i punteggi derivanti degli esiti diretti dell'esame stesso, e questo non va bene". "Non vorremmo - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - che si trattasse di un passaggio che porta alla cancellazione del valore legale del titolo di studio". (ANSA).
ROMA, 4 OTT - Domani si celebra la Giornata Mondiale dell'Insegnante, istituita dall'Unesco con la firma della Raccomandazione del 1966 sullo status di insegnante, che definì diritti e doveri di chi insegna e la necessità di una formazione permanente della categoria. "Ma in Italia si continua ad entrare di ruolo dopo i 40 anni e ci si ritrova con moltissimi docenti ultrasessantenni, anche a causa delle riforme pensionistiche che non prevedono anticipi per una professione ad alto rischio burnout. Come se non bastasse, anche dopo la Buona Scuola di Renzi che doveva abbattere la supplentite, i contratti annuali sono cresciuti di 35 mila unità. Poi ci sono gli stipendi ridotti all'osso, le difficoltà a trasferirsi e l'operare in classi sempre più spesso 'pollaio'", fa notare il sindacato Anief. Per il presidente Anief Marcello Pacifico, insomma, "quella che una volta veniva considerata la professione più bella del mondo oggi non prevede più alcuna stabilità economica e professionale". Gli insegnanti, in Italia sono 822.723, hanno 54 anni di media, l'82% è donna, il 13,5% è precario. (ANSA).
ROMA, 30 SET - "Nella manovra di bilancio, accanto al reddito di cittadinanza e a quota 100, si trovino subito altri 4 miliardi per non perdere i mini-aumenti in busta paga appena ricevuti dagli Statali che percepiscono fino a 26 mila euro. E complessivamente 30 miliardi per allineare tutti gli stipendi pubblici all'inflazione, cresciuta di 20 punti negli ultimi dodici anni". Lo chiede il sindacato Anief, secondo il cui presidente nazionale, Marcello Pacifico, "non ci si può preoccupare soltanto di chi non lavora o di chi accede alla pensione sociale. Stiamo parlando di buste paga nette sui 1.500 euro e in media per loro l'assegno di pensione potrebbe non superare i 750-800 euro: una somma simile a quella che oggi, attraverso il reddito di cittadinanza, si vuole destinare a chi non ha lavorato". (ANSA).