ROMA, 4 MAR - Ancora polemiche sui corsi di specializzazione per ottenere l'abilitazione al sostegno.
ROMA, 4 MAR - Ancora polemiche sui corsi di specializzazione per ottenere l'abilitazione al sostegno.
Nella ripartizione dei 14 mila posti autorizzati dal Miur, diverse province e regioni non sono state considerate o hanno solo un pugno di posti. In barba alle effettive esigenze degli organici. Anief attiva il ricorso gratuito al Tar Lazio per impugnare il bando (DM 92/19) e allargare il numero programmato dei posti nelle regioni: il ricorso è aperto a coloro che intendono partecipare alle selezioni per l'ammissione ai corsi, ma sono danneggiati dall'esiguità di posti disponibili nella regione di interesse. Le adesioni vanno presentate entro venerdì 8 marzo. Marcello Pacifico (Anief): Ancora una volta siamo costretti a rivolgerci ai tribunali per garantire il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità certificata.
ROMA, 3 MAR - "Dopo la scandalosa sentenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato e in attesa della discussione del suo annullamento in Cassazione prevista tra pochi giorni, il 12 marzo, a causa dell'inconcludente intervento della politica, si vuole dimostrare come per un giorno senza le maestre con diploma magistrale le scuole dell'infanzia e primaria chiuderanno, senza bisogno di aspettare il prossimo 1° settembre". A sostenerlo è il sindacato Anief che invita tutti i precari, pure della secondaria, anche con 36 mesi di servizio senza abilitazione, laureati in Scienze della formazione primaria, abilitati con Pas, Tfa, Ssis, Afam, Cobaslid e tutti gli altri tramite precedenti concorsi, a incrociare le braccia l'8 marzo. "Bisogna, oggi più che mai, chiedere a gran voce la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento e l'estensione del doppio canale di reclutamento con graduatorie d'istituto provinciali - dice il leader di Anief, Marcello Pacifico - la nostra battaglia è la loro battaglia". (ANSA).
Leggi l'intervista al presidente nazionale Anief prof Marcello Pacifico
ROMA, - E' rischio caos per la situazione dei docenti di sostegno nella Scuola: a scriverlo è il quotidiano "Leggo" dal momento che i due giorni per le prove di accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno "non hanno ancora visto alcun bando tra quelli previsti dalle università che organizzano le selezioni, così il Ministero dell'Istruzione è stato costretto a far slittare le prove dal 28-29 marzo al 15-16 aprile". Ma il quotidiano ravvede anche il rischio che potrebbero fermarsi le lezioni scolastiche, proprio a ridosso della pausa prevista per Pasqua, visto che sarà difficile sostituire l'esercito di docenti aspiranti alla vittoria nei test d'accesso.
In Lombardia annullata l'esclusione per mancanza del titolo dei docenti con diploma triennale di Scuola magistrale. Anief ha presentato in tempi rapidisissimi il reclamo collettivo, già oggi l'annullamento del preocedimento. Re, presidente Anief Lombardia: "Soddisfatti del risultato. Con l'Ufficio scolastico regionale un confronto costruttivo"
Anief: sentenza inutile, sconcertante e lontana dal diritto comunitario. Per il Collegio le sette sentenze passate in giudicato sono un fatto privato e l'annullamento del decreto ministeriale non varrebbe per tutti. A volte chiedere scusa rende più onore, ma non oggi.
L'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n. 5 del 2019 a firma dello stesso estensore della precedente pronuncia n. 11/2017, ha confermato l'esclusione dei Diplomati Magistrale dalle Graduatorie ad Esaurimento. Marcello Pacifico (Anief): “sentenza sconcertante e incomprensibile. Proseguiremo la nostra battaglia al fianco di tutti i docenti in possesso di abilitazione ed esclusi dal doppio canale di reclutamento”.
Nel giorno dello sciopero generale, i manifestanti dei due sindacati hanno ricevuto alcuni politici, tra cui il presidente della Commissione Istruzione e Cultura della Camera che ha parlato a nome di diversi parlamentari specificando che sull’autonomia differenziata non ci sono ancora testi definitivi su cui potersi esprimere: “Stiamo però operando perché non si realizzi un’intesa calata dall’alto, perché la questione deve essere affrontata in Parlamento, con tutte le parti interessate”. Poi la precisazione: “La Lega non detta le politiche della scuola. Per questo - ha continuato Gallo - abbiamo presentato un contro-dossier rispetto alla bozza. E lo stesso presidente del Consiglio ha detto che l’operazione va parlamentarizzata. Tutto il Paese ne deve discutere e non in un mese”. Marcello Pacifico (Anief): “La regionalizzazione porterà di più a chi già oggi ha di più e darà di meno a chi oggi ha meno. Ci batteremo in tutte le sedi, contro questa scellerata proposta che distruggerebbe la scuola italiana”.
Una maggiore flessibilità in presenza di alunni con disabilità, per le pluriclassi e nelle scuole montane, in piccole isole o a rischio, organici legati alle esigenze del territorio, recupero dei tagli al dimensionamento, all’insegnamento modulare nella primaria, al personale Ata con l’attivazione dei profili C ed As, riapertura delle GaE e stanziamento dei 10 miliardi risparmiati nella scuola alla contrattazione.
“C’è uno strano silenzio sulla volontà della Lega di regionalizzare l’istruzione e diversi altri servizi pubblici: il popolo della scuola non si fida e domani ha l’occasione giusta per manifestare il proprio dissenso contro la secessione dei ricchi, ma anche per chiedere aumenti stipendiali legati all'inflazione cresciuta a dismisura negli ultimi dieci anni, per la riapertura delle GaE, per la difesa dei ruoli assegnati con riserva ai docenti che hanno superato l’anno di prova, per l’avvio di una fase transitoria che preveda finalmente l’immissione in ruolo dei precari docenti e Ata con tre anni di servizio”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla vigilia dello sciopero nazionale di tutto il personale docente e Ata, di ruolo e non, proclamato per l’intera giornata dall’Unicobas, ha cui ha aderito il giovane sindacato, con manifestazione nazionale a Roma sotto Montecitorio dalle ore 9.30 alle 14.
Si comunica che il servizio sarà sospeso per aggiornamento del sito dalle ore 20 di oggi, 20 febbraio 2019, alle ore 6 di domani, 21 febbraio 2019.
Roma, 19 feb. (AdnKronos) - Col via libera al progetto di autonomia delle Regioni "226mila docenti, Ata e presidi passeranno alle regioni". Lo sottolinea Anief in una nota. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''questo progetto va assolutamente bloccato, perché incrementerebbe il gap Nord-Sud, a partire dall'Istruzione e dalla Sanità. Quindi alla sua natura incostituzionale, come già rilevato dall'Anief, peraltro già bocciata dai giudici, si aggiunge questo aspetto che creerebbe forti discriminazioni territoriali, con il rischio concreto di ritrovarsi in una condizione socio-economica e dei servizi offerti sempre peggiore. Peraltro, a discapito di regioni, quelle meridionali, che dallo Stato negli ultimi decenni hanno ricevuto molte meno risorse".
''Come se non bastasse - continua Marcello Pacifico - si andrebbe incontro a un bailamme sugli organici, con posti di lavoro statali passati alle regioni, che andrebbero a ledere il diritto a ricoprirli da parte di chi non opterà per tale collocazione. E questo andrebbe a determinare ulteriori contenziosi sulla mobilità professionale, su cui già pesano le sentenze n. 242/2011 della Consulta, che hanno bloccato le nuove norme proposte dalla provincia autonoma di Trento, in riferimento all'art. 92, c. 2bis della legge 5/2006''.
Roma, 18 feb. (Labitalia) - La Legge 107/15 è stata approvata da tre anni e mezzo ma tra gli insegnanti c'è ancora molta confusione su come comportarsi in presenza di delibere del proprio collegio docenti che impongono dei corsi di formazione obbligatori a titolo gratuito. Il disorientamento, spiega l'Anief, è scaturito dall'approvazione del comma 124 dell'art.1 della Buona Scuola che definisce una condizione di perentorietà e di continuità sul tema della formazione in servizio, facendo rientrare l'aggiornamento professionale annuo all'interno degli adempimenti della funzione docente. È il caso di un insegnante di Taranto, che chiede lumi in proposito, a seguito di una diversa interpretazione della norma all'interno del suo istituto scolastico. Anief ricorda che l'obbligo della formazione, introdotto con la Legge 107, è di per sé ''vuoto'', poiché non prevede un limite orario. Detto questo, la formazione obbligatoria va necessariamente somministrata in orario di servizio.
Spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: ''Fuori dal servizio (obbligatorio) il docente va esonerato o retribuito per la quota eccedente. È bene, tuttavia, che gli insegnanti in fase di quantificazione delle ore da svolgere nell'annualità esplicitino in tale delibera le modalità per l'effettuazione delle attività di formazione''.
Ancora poche settimane per sperare: il tempo di definire i nuovi organici del personale. Poi, per 526 vincitori del concorso a cattedra in Sicilia per la scuola primaria, voluto dalla Buona Scuola renziana, non ci saranno più speranze: la loro immissione in ruolo svanirà nel nulla. La graduatoria delle procedure concorsuali per complessivi 17.299 posti nella scuola primaria, come previsto dal decreto Miur del 23 febbraio 2016, vale infatti solo per un triennio e dal 1° settembre 2019 verrà cancellata. Marcello Pacifico (Anief): Ecco come si allarga la rosa dei docenti-nonni dal precariato infinito. Questi docenti, dopo essersi abilitati all’insegnamento e aver superato più prove concorsuali, hanno pieno diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Per questo abbiamo attivato specifici ricorsi al giudice del lavoro
ROMA, 15 FEB - Unicobas Scuola e Università e il sindacato Anief proclamano uno sciopero per l'intera giornata per il prossimo 27 febbraio con una manifestazione nazionale a Roma, dalle 9.30 alle 14 a Piazza di Montecitorio contro l'autonomia differenziata. "Allargare ulteriormente, anzi a dismisura, le competenze in seno alle regioni - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - farebbe scivolare l'insegnamento pubblico tra le discipline di carattere locale, facendo perdergli la centralità nazionale prevista dalla Costituzione e che garantisce l'uniformità dei contenuti e la valenza giuridica dei titoli di studio conseguiti. Il passo successivo di questo processo di autonomia differenziata, rischia infatti di farci arrivare, anche a breve, all'abolizione del valore legale del titolo di studio, sulla quale ciclicamente i politici di un certo orientamento tornano a puntare. Ovvero, l'ultimo baluardo legale che garantisce ad uno studente di Canicattì o della Barbagia di poter accedere ad un concorso pubblico, alla pari di un allievo di Trento o di Pavia. Come se non bastasse - continua il presidente Anief - la regionalizzazione avrebbe come effetto sicuro quello di andare anche a differenziare i trattamenti stipendiali, le modalità di reclutamento e di mobilità, tra lavoratori che svolgono lo stesso mestiere. Introducendo quelle gabbie salariali e di trattamento economico differenziato del personale che tanti governi hanno cercato di introdurre senza mai riuscirci. E insegnare a Mantova diventerà più conveniente che farlo a Benevento. Riuscire a diventare docente della scuola pubblica a Rovigo sarà più facile che farlo a Taranto. Spostarsi di sede in Veneto sarà più agevole che farlo in Abruzzo". Stando alle stime sulla spesa corrente, secondo alcuni studi diffusi da Unicobas, per quanto riguarda la fiscalità generale, ecco di quanto si ridurrebbe il budget annuale della maggioranza delle regioni: Marche (-105mln); Liguria (-347); Friuli Venezia Giulia (-410); Umbria (-1,213mld); Valle d'Aosta (-1,472); Campania (-2,086); Provincia Autonoma di Trento (-2,287); Abruzzo (-2,364); Puglia (-2,501); Sicilia (-3,576); Basilicata (-3,948); Molise (-3,996); Sardegna (-4,368); Calabria (-5,528).(ANSA).
Quella della rappresentatività sindacale è solo “una prima tappa: vogliamo arrivare a quote sei zeri ed essere ascoltati seriamente nei tavoli nazionali di comparto e confederali, dai vertici europei perché vogliamo una scuola sempre più giusta e ancorata agli standard europei”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista rilasciata oggi ad Orizzonte Scuola, pochi giorni dopo che l’Aran l’ha annoverata come rappresentativa del personale del comparto dell'istruzione e Ricerca. Il sindacalista autonomo ha affrontato molti temi: contratto, mobilità, GaE, precariato, relazioni sindacali, reclutamento, regionalizzazione, scioperi, politica, soffermandosi a lungo sul rapporto con le altre sigle sindacali.
"Aspettiamo le scuse ufficiali e che il Governo passi ai fatti, con il blocco alle classi pollaio. Con questo ministro, comunque, non è pensabile regionalizzazione la scuola visto che non sembra avere chiaro il fatto che un conto è valorizzare il territorio, un altro discriminare i cittadini in base alla residenza". Lo afferma in una nota Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo la bufera scoppiata in seguito alle parole del ministro dell'Istruzione Bussetti sulla differenza Nord-Sud. (ANSA).
"Il Ministro dell'Istruzione da Afragola chiede più impegno e lavoro da parte di studenti, insegnanti e dirigenti scolastici, ricordando loro che 'per colmare il gap con le scuole del Nord" servono "più sacrifici non più soldi'. Hanno fatto bene i consiglieri M5s della Campania a chiedere le scuse del titolare del Miur: perché non basta di certo l'impegno del personale e degli studenti per ridurre la distanza rispetto alle regioni Settentrionali, che tra l'altro con la regionalizzazione voluta dalla stessa Lega non farà che acuirsi". Così l'Anief in una nota. "Dopo avere ricordato al titolare dell'Istruzione in carica che è un Ministro della Repubblica, ex dirigente dell'Ambito Territoriale di Milano e il suo operato si realizza in difesa di tutti i cittadini, senza differenze di sorta - aggiunge il sindacato - ci soffermiamo su un dato inequivocabile: la maggior parte delle persone che non ha le risorse umane e finanziarie adeguate rimane indietro oppure emigra al Nord o meglio all'estero". Per il presidente Marcello Pacifico "chi deve scommettere per primo sul Meridione e sulle Isole, dove le strutture scolastiche sono più fatiscenti, il numero di alunni che non arriva al diploma rimane altissimo, i servizi e gli ospedali pubblici non danno garanzie, dovrebbe essere lo Stato. A partire proprio dallo stanziamento e dal sapiente utilizzo di quei fondi che per qualcuno sono inutili. Come Anief, da oltre dieci anni chiediamo organici differenziati per rispondere alle esigenze del territorio. Chi non lo capisce o vuole il Paese spaccato non dovrebbe governare". (ANSA).
Si comunica che, domani venerdì 08 febbraio 2019, il settore consulenza nazionale ANIEF resterà chiuso dalle ore 16:00 alle ore 18:00.
Con #operazioneverita richiesti al dirigente i criteri di assegnazione del personale docente, educativo e Ata a tempo indeterminato, determinato (supplente breve, annuale o al termine delle attività) agli organici e l'eventuale assegnazione della retribuzione professionale docente e del compenso individuale accessorio. Sono sempre attivi i ricorsi al giudice del lavoro per i risarcimenti sul precariato e per la RPD/CIA.
Continua l'azione del giovane sindacato, a seguito della raggiunta rappresentatività per il triennio 2019/21. Lo scopo di quest'anno è all'interno dell'Operazione verità, nel mappare il personale utilizzato in ruolo e in regime di precariato rispetto ai posti vacanti e disponibili, e intende svelare quali di essi siano senza titolare ovvero senza ragioni sostitutive e quindi oggetto di risarcimento pecuniario per abuso dei contratti a termine e di immediata conversione in ruolo, senza dimenticare la verifica della corretta corresponsione del salario accessorio ai supplenti brevi come ribadito dalla Cassazione. Anief invita tutte le Rsu a richiedere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. la lettera con la quale rivolgersi al dirigente scolastico per ottenere informazioni dettagliate.
A lanciare l'allarme è l'Anief che ha sommato i possibili pensionamenti straordinari previsti dalla quota 100 alle domande già pervenute, ai posti vuoti in organico o andati deserti le scorse convocazioni, ai posti in deroga di sostegno da convertire in organico di diritto per una corretta esecuzione della sentenza del Tar Lazio. Pacifico lancia un appello al Governo: riapra le Gae per non mettere in difficoltà le scuole e lo Stato sotto procedura d'infrazione della Commissione UE.
Roma, 5 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Anief chiede 15 importanti modifiche in audizione in Senato per il personale della scuola. La delegazione dell'Anief, composta da Daniela Rosano e Chiara Cozzetto, dell'Ufficio legislativo della segreteria nazionale, è stata ricevuta dall'XI commissione Lavoro del Senato, alla quale ha formulato richieste di modifica al dl 4/19, che il governo ha approvato per introdurre il reddito di cittadinanza e l'anticipo pensionistico rispetto alla legge Fornero.
Il Ministero dell'Istruzione si preoccupa per le sorti dell'Europa unita: il dicastero di Viale Trastevere, con una nota, invita infatti gli istituti a partecipare al questionario del Cnel sulla "Consultazione sul futuro dell'Europa", per riflettere sui temi delle politiche sociali ed economiche ponendo l'attenzione su concetti come l'istruzione e la formazione, i giovani e il lavoro. A renderlo noto è l' Anief che, nell'auspicare che tanti cittadini si esprimano, sottolinea come molti dei punti affrontati dal Cnel "siano fondamentali per i destini di una Europa sempre più minacciata dalla frammentazione e di nazionalismi. Guardando all'Italia, emerge la distanza siderale che il nostro Paese mantiene rispetto a certi temi". "Questo lavoro si inserisce in una più generale iniziativa dei Paesi europei, nell'ottica della comune strategia di potenziamento del coinvolgimento attivo dei cittadini", afferma Tiziano Treu, Presidente del CNEL che "ha inteso aderire e promuovere tale iniziativa, a pochi mesi dalle elezioni europee, nella rinnovata volontà che il Consiglio rappresenti un luogo di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini e dei corpi intermedi. La consultazione rappresenta l'avvio di un nuovo percorso di iniziative che si svolgeranno nei prossimi mesi anche su altre tematiche con l'obiettivo di innovare le forme di partecipazione democratica". Quattro le aree su cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi: principi fondamentali dell'Unione Europea; politiche economiche; politiche sociali e digitalizzazione. La consultazione terminerà il 21 marzo. (ANSA).
Tra le richieste formulate dal sindacato alla commissione Lavoro spicca l’utilizzo delle risorse del reddito di cittadinanza rivolte al salario minimo per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale 2016/18; l’estensione di quota 100 alla data di conversione in legge del decreto; flessibilità tra età anagrafica e contributiva per raggiungere i requisiti minimi; l’esonero dalla legge Fornero per il personale scolastico; l’estensione del carattere gravoso a tutti i docenti, della rateizzazione a 80 mila euro dell’onere dei contributi da riscatto e della platea del personale interessato (50 anni), limite dell’1,5% della tassazione dell’importo di finanziamento per la liquidazione ed estensione della detassazione TFS a 76 mila euro.
Sul rischio recessione pesa il mancato rinnovo dei contratti: nella scuola l'attesa è già cominciata. È l'accusa che arriva dall'Anief. "Dall'Istituto nazionale di statistica -si legge in una nota del sindacato della scuola- giungono preoccupanti indicazioni sull'economia italiana, risultata in contrazione dello 0,2% nel quarto trimestre 2018. Ma arrivano anche importanti indicazioni sui contratti di lavoro, che se non adeguati lasciano milioni di famiglie italiane in condizioni di disagio economico e impossibilità di spendere. Per i lavoratori del settore della conoscenza, il rinnovo della scorsa primavera, giunto dopo 10 anni di blocco, ha già esaurito i suoi effetti. Perché da più di 30 giorni i lavoratori della Pa hanno di nuovo il contratto scaduto, con i salari ben al di sotto del consentito".