Incrementare organici e stipendi, adeguare i profili, fermi a oltre 40 anni fa, inserire nuove figure professionali, favorire la mobilità interna ed intercompartimentale, abbattere le discriminazioni tra personale di ruolo e precario. Queste sono solo alcune delle richieste formulate oggi dalla delegazione Anief composta da Chiara Cozzetto, Alberto Aufiero e Cristina Dal Pino, ricevuta all’Aran sulla ricognizione dell’ordinamento professionale dell’area ATA per un riesame della sua articolazione e dei titoli di studio richiesti per l’accesso ai diversi profili.
Nel corso dell’incontro, i sindacalisti autonomi hanno espresso ai rappresentanti della parte pubblica vari aspetti critici della professionalità del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, avendo riscontrato la necessità, ormai improcrastinabile, di una revisione concreta dell'ordinamento professionale con un'efficace innovazione dei contenuti stessi dei vari profili: le figure degli assistenti, ad esempio, continuano ad essere assimilate a un quarto livello retributivo, per cui rientrano nelle mansioni puramente esecutive e non di concetto.
TAGLI E RISPARMI
Da decenni, il personale Ata è oggetto di un’azione volta a ridurre drasticamente il numero degli addetti proprio nel periodo in cui, con la scuola dell’Autonomia, sono lievitate le incombenze e i carichi di lavoro: è quindi indispensabile che tali novità rilevanti siano ben definite all'interno dell'ordinamento professionale e che siano forniti ai lavoratori gli strumenti per una corretta formazione non solo teorica, ma anche e soprattutto pratica.
A rendere la situazione ancora più complicata è poi la quasi totale impossibilità di sostituire il personale assente a causa di un anacronistico sistema di reclutamento e di individuazione di possibili sostituti dalle graduatorie di istituto, per via di una pervicace politica di spending review di alcuni anni fa, che rende ancora più difficile e gravoso il lavoro che spesso ricade sul personale in servizio.
PROFILI
Il sindacato è quindi tornato a rivendicare la mancata attivazione del Profilo dell'Area C, la figura del coordinatore sia Tecnico sia Amministrativo, inesistente all'interno degli organici e la figura del collaboratore scolastico addetto ai servizi alla persona, professionalità del profilo AS anch'essa di fatto mai attivata. Eppure si tratta di professionalità fondamentali, considerato il notevole incremento negli ultimi anni di alunni diversamente abili e la prassi, ormai comune, di gravare il collaboratore scolastico anche della cura dell’igiene personale degli stessi allievi. Collaboratore che però va sempre adeguatamente formato, prevedendo anche tale ulteriore carico nel computo stipendiale.
Anief ha quindi richiesto, per l’ennesima volta, di includere il personale Ata nel bonus annuale per l’aggiornamento professionale, considerando le necessità di formazione permanente. È stato chiesta, infine, la presenza dell’assistente tecnico addetto al laboratorio informatico in tutti gli istituti scolastici, anche della primaria.
STIPENDI
Ci si è poi soffermati sugli stipendi del personale: i più bassi della Pubblica Amministrazione. A questo proposito, è stato ricordato che il personale Ata di tutte le Aree svolge in modo prevalente, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, funzioni superiori non retribuite e non valorizzate. È appena il caso di ricordare che i livelli retributivi sono rimasti invariati dal 1976 ad oggi a fronte, invece, di un titolo di studio richiesto per l'accesso ai ruoli superiore a quello originario del 1976 e a un aumento notevole di mansioni e di responsabilità non previste nell'originaria qualifica professionale. Il sindacato ha chiesto “una adeguata riqualificazione tabellare del personale Ata, ai sensi dell’art. 6, comma 3, lettera b del D.M. Funzione Pubblica del 15 Novembre 1989”.
TITOLI DI STUDIO
La delegazione Anief ha anche sottolineato l’elevazione dei titoli di studio necessari per l'accesso ai profili professionali ATA, conseguenti all’aumento delle competenze richieste: oggi occorre un diploma di scuola superiore o una laurea per gli assistenti amministrativi (ex applicati) e un diploma di qualifica per i collaboratori scolastici (ex bidelli), ma la retribuzione non è mai stata adeguata e corrisponde al 3° e 4° livello della carriera esecutiva.
STRUMENTAZIONI
Occorrono, inoltre, strumentazioni informatiche innovative e corrispondenti a quanto previsto dal D. Lgs 81/08 perché non è possibile continuare a gravare il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola di nuove incombenze, senza neanche dotarli degli strumenti utili a svolgere al meglio le funzioni richieste.
LE RICHIESTE PER I DSGA
Per quanto riguarda il Direttore dei servizi generali e amministrativi, è indispensabile valorizzare tale figura equiparandola ai Direttori Amministrativi delle Accademie e Conservatori; prevedere l’adeguamento dell’indennità di direzione; riconoscere l’orario straordinario prestato; risolvere il problema della “temporizzazione” che pregiudica la corretta assegnazione stipendiale; applicare un’adeguata indennità di direzione in caso di reggenza; organizzare al più presto un concorso riservato per gli amministrativi facenti funzione.
SCARICA IL DOCUMENTO CON LE PROPOSTE ANIEF SULLA REVISIONE DELL'ORDINAMENTO PROFESSIONALE ATA
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