A seguito del rifiuto dell'incarico da parte di 80 vincitori. La nota è pubblicata proprio mentre Anief sta per notificare in questi giorni il ricorso al Tar Lazio contro il Decreto direttoriale che esclude i candidati che hanno superato tutta la procedura concorsuale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): “Non si può essere considerati vincitori in base ai giorni fasti o nefasti. Chi vince un concorso deve poter essere assunto fin quando rimane valida la graduatoria. L’attuale scorrimento è la conferma che abbiamo ragione. Intervenga il Miur o il Parlamento a chiarire prima che lo faccia un giudice”.
Ha fatto quindi bene l’Anief a ribadire la necessità di impugnare la decisione di lasciare fuori dal novero dei vincitori tutti coloro che sono risultati idonei al termine del concorso. Il ricorso sta per essere presentato presso il Tar del Lazio per riuscire a superare lo sbarramento del numero dei posti per i vincitori e per ottenere la possibilità, sempre per gli oltre 500 idonei, di essere individuati quali vincitori del concorso per scorrimento delle graduatorie.
In attesa della sentenza sul contenzioso sull’ultimo concorso per dirigenti scolastici, rinviata al 12 marzo 2020, si apre un piccolo spiraglio per l’assunzione di migliaia di idonei, che fino a ieri sembravano aver possibilità nulle di assunzione come presidi, se non attraverso l’intervento del giudice. Dopo l’immissione in ruolo in prima battuta di 1.984 vincitori, Orizzonte Scuola ora rileva che “i posti lasciati liberi a causa delle rinunce sono stati coperti tramite lo scorrimento della graduatoria nazionale, a partire dalla posizione dell’ultimo incarico conferito, e sono stati assegnati ulteriori 61 ruoli”.
Una decisione che interviene a seguito dell’emendamento di “80 vincitori dalla graduatoria nazionale per aver rinunciato all’assunzione, non aver preso servizio senza giustificato motivo nel termine indicato dall’USR, non aver perfezionato l’assunzione, entro trenta giorni, con la presentazione dei documenti richiesti dall’articolo 16 del bando”. Secondo il Miur, “l’inserimento in graduatoria degli idonei è evidente segnale dell’Amministrazione di non disperdere delle risorse e che dunque l’Amministrazione si adopererà per la loro assunzione a tempo indeterminato. Una posizione che il Miur aveva espresso sin dall’estate”.
Tuttavia, si tratta di un epilogo ben diverso da quello che si era prospettato in una prima fase: “la graduatoria del concorso 2017 Dirigenti Scolastici – ricorda ancora la rivista on line specializzata - ha compreso coloro che sono stati dichiarati vincitori, con esclusione degli ammessi con riserva - che non possono essere dichiarati vincitori sino all’esito del contenzioso - ossia candidati utilmente collocati entro il 2900° posto e gli idonei (fino al n. 3420)”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “pensare di potere fare a meno di tanti docenti reputati idonei a ricoprire il ruolo di dirigente scolastico, salvo recuperarne una minima parte, continua ad essere un gravissimo errore. Inoltre moltiplica il contenzioso: non può essere il caso o la rinuncia di un collega a decidere per il futuro di un professionista della scuola”.
PER APPROFONDIMENTI:
Meno tempo scuola porta abbandoni e disoccupazione, così il Sud sprofonda
Eurostat conferma: Italia maglia nera per laureati dopo la Romania, un flop che parte da lontano
Prove Invalsi 2019, gli alunni del Sud sempre più dimenticati
Concorso dirigenti scolastici, idonei da salvare
Concorso dirigenti scolastici, gli idonei scrivono a Bussetti: assumete anche noi