Il sottosegretario Lucia Azzolina si unisce alle parole del ministro Lorenzo Fioramonti, promettendo di lavorare per aumentare il numero degli insegnanti di ruolo sul sostegno, trasformando parte dell’organico di fatto, in cattedre di diritto, quindi stabili e assegnabili alle immissioni in ruolo. Intanto, però, ad oltre un mese dall’avvio della scuola, decine di migliaia di posti in deroga si devono ancora assegnare e ad un’alta percentuale di allievi con disabilità si continuano a cancellare tutte o parte delle ore settimanali di sostegno, vanificando le indicazioni espresse da medici, professionisti e docenti: una brutta abitudine, contro la quale i giudici non possono che esprimere sentenze a favore degli alunni danneggiati e delle loro famiglie. Come deciso solo pochi giorni dalla Cassazione con la sentenza n. 25101.
«Le famiglie si aspettano un intervento urgente – afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief –. Da un anno, in molti si dichiarano d'accordo a intervenire ma la recente riforma approvata quest'estate continua a mantenere i posti in organico bloccati ai livelli del 2006, senza stabilizzare i posti in deroga, quasi il 40% dell'organico. Non ci rassegniamo a una scuola che non tiene in considerazione le necessità di tutti i suoi alunni. Bisogna garantire docenti specializzati e di ruolo ai nostri studenti. Sarebbe sufficiente aprire le graduatorie del concorso riservato a tutte le categorie di docenti esclusi come quelli degli attuali corsi del TFA sostegno, peraltro sub iudice per la mancata determinazione dei posti banditi. Bisogna assolutamente rispettare le esigenze certificate dal Pei, assegnando posti in deroga ogni volta che la scuola lo richieda senza ricorrere ai tribunali".
Sui tanti problemi del sostegno agli alunni disabili continuano a giungere segnali di impegno da parte del Governo: per evitare quello che è accaduto nei giorni passati, che ci si presenti all’inizio dell’anno scolastico con 70 mila supplenze da realizzare, l’80 per cento delle quali assegnate a personale non specializzato e con tempi tutt’altro che celeri, e pure che a tantissimi alunni si continuino a ridurre le ore settimanali previste dal Pei, stanno giungendo parole rassicuranti da parte delle più alte cariche del comparto Scuola.
L’IMPEGNO DEL SOTTOSEGRETARIO
Parole importanti, con tanto di obiettivi di rilievo, sono state espresse da uno dei sottosegretari all’Istruzione, Lucia Azzolina, la quale in un’intervista al Messaggero ha detto espressamente di volere agire e «lavorare per aumentare il numero degli insegnanti di ruolo sul sostegno, trasformando parte di quelle cattedre che oggi sono instabili, ovvero destinate alle supplenze, il cosiddetto organico di fatto, in cattedre di diritto, quindi stabili». In un altro intervento, stavolta televisivo, nel corso del programma di Rai 3, “Filo Diretto”, Azzolina ha aggiunto: «Il decreto è un punto di inizio, va migliorato in Parlamento, soprattutto per combattere il precariato endemico. In particolare bisogna agire, e mi preoccuperò di farlo nel migliore dei modi, sulla questione sostegno. Lì c’è il vulnus del precariato, con tantissime cattedre in deroga e lì che si forma l’enorme platea di precari».
LA PAROLE DEL MINISTRO
Le sue dichiarazioni fanno il paio con quelle del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, il quale, illustrando le linee programmatiche del suo mandato in Senato, non si è nascosto: “abbiamo troppe cattedre di sostegno senza insegnanti, troppi insegnanti di sostegno non formati come tali, ma formati su altro – ha detto il titolare del Miur -. Ho riattivato l'Osservatorio sull'inclusione, fermo da qualche tempo. Siamo ragionando di aprire i numeri chiusi all'università per formare più persone sul sostegno. Le scuole devono essere inclusive". Per questo, ha aggiunto, “ho subito ho inserito 5 milioni nella formazione degli insegnanti di sostegno e la formazione del personale in generale. Dobbiamo tendere a scuole inclusive, in tutte le sue formulazioni".
UN TEMA CALDO
Il sostegno, dunque, resta un nodo caldissimo dell’attualità della scuola italiana, un’emergenza sociale. Difficilmente i numeri mentono e, come emerso dal recente Focus sull’avvio dell’anno scolastico voluto dal Miur e ripreso anche dalla stampa specializzata, su 150mila insegnanti di sostegno un terzo sono decisi ad anno scolastico iniziato da sentenze dei tribunali ai quali si rivolgono le famiglie o da decisioni dell’Ufficio Scolastico. Le supplenze su posti di sostegno in deroga superano ormai i 50.000 contratti, con inevitabili conseguenze, a cominciare dal fatto che, a fronte di un numero più basso di insegnanti in possesso della specializzazione, la supplenza può essere conferita anche ai docenti senza titolo. E siccome arriva da graduatoria d’Istituto o da Mad, viene conferita con fatica dai dirigenti scolastici anche nei mesi successivi all’inizio dell’anno scolastico.
I RILIEVI DI PITTONI
Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura del Senato, sempre in occasione dell’audizione del ministro dell’Istruzione a Palazzo Madama, ha mosso più di un appunto al cosiddetto decreto Salva-Precari, e in particolare ha rilevato: «Non c’è traccia del cosiddetto PAS sostegno, vale a dire più precisamente del corso di specializzazione per l’insegnamento di sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado dedicato specificamente a coloro che sono in servizio, a qualunque titolo e legittimamente, su posti di sostegno della scuola primaria, secondaria e dell’infanzia senza essere in possesso del titolo di specializzazione previsto dalla legge».
LE INIZIATIVE DI ANIEF
Il giovane sindacato ha avanzato ricorso conto lo schema di decreto ministeriale sugli organici sul sostegno agli alunni disabili, cui è possibile ancora aderire gratuitamente ad adiuvandum. E ha inoltre riattivato un’iniziativa di successo degli ultimi anni: la campagna legale gratuita ‘Sostegno, non un’ora in meno!’. A questo proposito, il sindacato fornirà alle famiglie che prenderanno contatto con i suoi referenti le istanze di accesso agli atti, le informazioni utili per procedere con le diffide contro l’amministrazione e tutta la documentazione relativa alla mancata assegnazione delle ore richieste. Chi volesse informazioni può scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Con la prossima udienza pubblica, infine, il Tar deciderà se accogliere il ricorso dell'ANIEF contro i pochi posti banditi durante l'ultimo TFA sostegno.
PER APPROFONDIMENTI:
Sostegno, si cambia senza risolvere i problemi veri: supplenze record e nuove regole poco incisive
Sostegno disabili, riforma nel caos: la legge è approvata, ma non si può partire
Sostegno, è già caccia al supplente: 50 mila posti da coprire e in corso d’anno il numero salirà
Sostegno, aumentano gli studenti disabili ma non i docenti: emergenza in Campania
Cercasi insegnante di sostegno
Sostegno, Anief non abbassa la guardia: “Reclutare i docenti specializzati e specializzarne altri”
Sostegno negato, le famiglie si ribellano e ritirano i propri figli