Dopo la lettera inviata da Anief ai Ministri degli Affari Esteri, della Pubblica Istruzione e della Salute, oggi l’ufficio V ha diramato alle sedi ulteriori disposizioni relative all’emergenza Covid 19, a firma del Direttore della DGSP Min Roberto Vellano
“Grazie alla tenacia e alla competenza di Anief, afferma il Presidente Marcello Pacifico, il personale scolastico in servizio all’estero, che abbia necessità di rientrare in Italia, oggi può farlo. Può fare domanda di ferie per rientrare e poi chiedere di essere collocato in regime di articolo 186 del DPR 18/67, attivando la didattica a distanza”.
“Questo è un nostro successo - dichiara il delegato al settore estero dell’Anief, prof Salvatore Fina - fin dal primo incontro al MAECI abbiamo chiesto con forza di tutelare il diritto alla salute e i diritti previsti dal CCNL”.
Oggi siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato che premia il nostro modo di fare sindacato: aperto, competente e trasparente. Ci sono anche cose che vanno seguite e chiarite, Anief come sempre sarà al fianco dei docenti e di tutto il personale che si rivolgerà a noi.
Si trasmette il seguente messaggio a firma del Direttore Centrale Min. Roberto Vellano:
1.Negli ultimi giorni un numero sempre maggiore di paesi sta adottando misure di contenimento del contagio da coronavirus, ivi inclusa la sospensione delle attività a livello sia scolastico che universitario. Questa Direzione Generale ha promosso modalità organizzative di didattica a distanza a cura dei dirigenti scolastici all’estero. Da più parti sono state rappresentate richieste di rientro in Italia di personale scolastico, per necessità di carattere personale o timori in relazione al sistema sanitario locale.
2.Alla luce di quanto precede, sentite per le vie brevi le principali Ambasciate nelle cui Circoscrizioni presta servizio personale della scuola all’estero e su indicazione della Segreteria Generale, tenuto anche conto che nella stragrande maggioranza dei paesi la didattica a distanza può essere svolta anche dall’Italia, alla luce dell’eccezionalità della crisi pandemica in corso, questa Direzione Generale segnala che è possibile, per il personale scolastico che ne faccia richiesta, l’assunzione al MAECI ex art. 186 del D.P.R. n. 18/1967 senza necessità di presenza fisica al Ministero, in ragione anche delle misure di restrizione dei movimenti sul territorio italiano.
Si attira l’attenzione sui seguenti aspetti:
a) in caso di richiesta di rientro in Italia da parte di personale scolastico, le sedi di riferimento dovranno esprimere un motivato parere, sulla base della situazione locale e delle specifiche esigenze di servizio e del lavoratore;
b) in base al decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute 120/2020, che ad ogni buon fine si allega, chiunque rientri in Italia è sottoposto per un periodo di 14 giorni ad isolamento precauzionale obbligatorio. In tale periodo non potrà essere richiesta prestazione lavorativa;
c) l’art. 186 del D.P.R. prevede una decurtazione progressiva dell’assegno di sede, che è ridotto della metà dopo i 20 giorni e per un periodo che non può superare in ogni caso 50 giorni, cessando dopo tale termine: il personale che intenda avvalersene dovrà esserne esplicitamente informato;
d) la didattica a distanza potrà essere successivamente organizzata dal dirigente scolastico, ove presente, o sotto la supervisione dell’Ufficio Diplomatico-Consolare di riferimento.
3.Come già indicato per le vie brevi a molte Sedi, per quei Paesi che non avessero ancora sospeso le attività didattiche in presenza a livello scolastico e/o universitario, si vorrà verificare in uno spirito di collaborazione e di tutela dei lavoratori italiani: a) possibilità di avvio della didattica a distanza, sottolineandone l'opportunità in questo frangente; b) le misure di contenimento da contagio adottate, su cui eventualmente sensibilizzare gli interlocutori.
PER APPROFONDIMENTI: