Con una richiesta di modifica del testo del Decreto Legge n. 22, da oggi all’esame della VII commissione di Palazzo Madama, il giovane sindacato chiede di garantire la continuità didattica e di valorizzare l’esperienza acquisita, a partire da quella della didattica a distanza, con la conferma nei ruoli dello Stato di tutto il personale già assunto con riserva che abbia superato l’anno di prova e anche del personale supplente oggi impegnato contrattualmente: la richiesta coinvolge tutti i dipendenti con contratti in essere durante le lezioni online, anche i docenti in possesso di diploma magistrale che non devono essere più licenziati.L’obiettivo è garantire in primis il recupero degli apprendimenti da parte degli studenti previsto dallo stesso ministero dell’Istruzione alla ripresa delle lezioni in presenza, ma anche ottenere la continuità didattica tanto dibattuta.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Si tratta di personale che da anni presta servizio e garantisce il funzionamento del sistema scolastico: non possiamo dimenticarlo, ancora di più nel momento in cui il personale si sta impegnando al massimo per fronteggiare la difficile situazione emergenziale dovuta al Covid-19”.
Confermare nei ruoli dello Stato tutti quegli insegnanti che rischiano con la fine del corrente anno scolastico di essere licenziati, dopo essere stati immessi in ruolo, e ritrovarsi improvvisamente senza alcuna tutela professionale: lo chiede il sindacato, procedendo con l’annullamento di ogni procedura di licenziamento per acquiescenza della pubblica amministrazione e per la valutazione positiva espressa dagli organi collegiali, nelle more dell’espletamento dei nuovi concorsi.
La richiesta arriva dopo la petizione organizzata da Anief, che in pochi giorni ha raggiunto circa 9 mila sottoscrizioni, con la quale è stata richiesta per l'a. s. 2020/2021 la conferma degli attuali contratti a tempo determinato e di quelli a tempo indeterminato con clausola risolutiva del personale scolastico attualmente impegnato nella didattica a distanza e nel lavoro agile.
Per il sindacato, vi sono tanti buoni motivi perché la ministra dell'Istruzione provveda ad impegnarsi e perché il Governo italiano trasformi questo provvedimento in una norma: l’obiettivo primo, oltre che garantire la continuità didattica, è quello di salvaguardare gli alunni dagli effetti negativi derivanti da un inevitabile avvio del prossimo anno scolastico in un ambiente ancora caratterizzato dell’emergenza Covid-19.
L’EMENDAMENTO ANIEF
- Continuità occupazionale personale scolastico
Il comma 4 è sostituito dal seguente:
“4. Al fine di garantire la continuità didattica nell’anno scolastico 2020/21 sono confermati gli incarichi di supplenza al termine delle attività didattiche, annuali, anche brevi e saltuarie, in essere alla data di conversione in legge del presente decreto, su posti vacanti e disponibili, in attesa del rientro del personale titolare”.
Motivazione: la disposizione vuole estendere la norma sulla continuità occupazionale introdotta dall’art. 121 del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 per assicurare il corretto avvio del prossimo anno scolastico anche nell’ottica del recupero degli apprendimenti. Nell’ipotesi della prosecuzione della didattica a distanza la modifica consente di non disperdere l’esperienza, la professionalità e le buone pratiche acquisite in una fase così complessa di riorganizzazione dell’operato scolastico.
Tutti gli emendamenti Anief al testo del Decreto Legge n. 22.
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