Con la pubblicazione del testo del Decreto Legge n. 22 per affrontare l’emergenza Coronavirus, approvato tre giorni fa dal CdM, si fa concreta la possibilità di iniziare le lezioni a settembre in una situazione caotica: le misure varate dal Governo non toccano i problemi veri. È necessaria, tanto per cominciare, l'apertura telematica delle graduatorie d'istituto per il personale docente e Ata con 24 mesi di servizio svolto; oltre al rinnovo di quelle graduatorie, che interessano più di 700 mila precari e che andava fatto per legge, si deve pure prevedere il loro utilizzo per le immissioni in ruolo. Il problema è sentitissimo: in sole 48 ore, in 10 mila hanno sottoscritto le petizioni rilanciate dal sindacato pronto a presentare emendamenti ai parlamentari: una per l’aggiornamento urgente delle graduatorie d'istituto e Ata 24 mesi al fine delle immissioni in ruolo e l’altra per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 con la conferma dei contratti vigenti.
Marcello Pacifico (Anief): “Senza questi provvedimenti, alla ripresa delle lezioni, speriamo in presenza, sarà impossibile evitare il balletto delle supplenze, con tutti gli istituti che si ritroveranno senza insegnanti e personale amministrativo. Così facendo, questo Governo scherza con il fuoco: procede dritto spedito verso il record di supplentite e non fa nulla per evitarlo”.
Prende il via l'iter parlamentare del Decreto Legge sulla scuola per fare fronte all'emergenza Coronavirus sul fronte dell’istruzione: pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo essere stato approvato dal Governo, in queste ore è giunto sui tavoli di Palazzo Madama: la presidente Elisabetta Alberti Casellati ne ha comunicato all'Assemblea l'assegnazione in commissione per l'esame in sede referente, dove l’intento è quello di apportare degli emendamenti migliorativi.
LE OPERAZIONI SALVA ANNO
A questo proposito, l’Anief ritiene che l’eccezionalità della situazione epidemiologica non debba interferire con le procedure di reclutamento del personale. Ciò significa che non è procrastinabile l'apertura telematica delle graduatorie d'istituto per il personale docente e Ata con 24 mesi di servizio svolto: per questi motivi, il sindacato ha deciso di intervenire, raccogliendo intanto le adesioni al ricorso per il mancato rinnovo, in modo da farsi trovare pronta qualora la norma dovesse essere confermata in sede di conversione del D.L. n. 22.
Allo stesso modo, considerando lo stallo dei concorsi pubblici, come rilevato anche dal CSPI, lo stesso decreto legge avrebbe dovuto contenere un piano B, da attuare qualora si arrivasse in estate senza candidati alle assunzioni a tempo indeterminato, come è accaduto negli ultimi due anni, con oltre la metà delle convocazioni per le immissioni in ruolo andate deserte: quello della stabilizzazione attraverso graduatorie di istituto, le quali sono già per titoli, riaperte e trasformate per l’occasione in liste provinciali.
PORTAVOCE DEL POPOLO DEI PRECARI
Il sindacato si fa portavoce, in questo quado, di un numero altissimo di precari. È significativo che in appena un paio di giorni, oltre 10 mila cittadini abbiano sottoscritto le petizioni rilanciate dall’Anief: una per l’aggiornamento urgente delle graduatorie d'istituto e Ata 24 mesi al fine delle immissioni in ruolo e l’altra per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 con la conferma dei contratti vigenti. Dopo averlo fatto con il Decreto “Cura Italia”, sul quale sono state presentate 15 richieste di modifica specifiche, il giovane sindacato si dice pronto a presentare emendamenti ai parlamentari anche sul Decreto Legge n. 22 ora all’esame delle commissioni di competenza del Senato.
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