Presentato oggi ai sindacati il progetto della Regione Piemonte “Scuola sicura” con cui sarà svolto lo screening dei contagi da Covid-19 tra alunni e personale scolastico. Su base volontaria, gli studenti delle classi seconde e terze medie e tutto il personale docente e non docente di ogni ordine e grado del Piemonte saranno sottoposti a tampone molecolare o rapido.
Marco Giordano (ANIEF Piemonte): "Si tratta di una decisione importante che va nella direzione che in questi mesi abbiamo incessantemente chiesto al presidente Cirio di imboccare. Adesso bisogna anche garantire mascherine FFP2 al personale docente e non per rendere le scuole davvero più sicure".
Il presidente Alberto Cirio, coadiuvato dall’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorino e dal commissario per l’area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo, ha illustrato in videoconferenza i dettagli del progetto “Scuola sicura” che il Piemonte avvierà dopo la necessaria e imminente delibera in giunta regionale.
Il progetto garantirà lo screening dei contagi nelle scuole della regione sottoponendo volontariamente a tampone gli studenti delle classi seconde e terze medie, fascia di età su cui i dati del Piemonte diramati nelle scorse settimane hanno mostrato particolari criticità. Saranno coinvolti ogni mese circa 75 mila studenti per oltre 18mila tamponi (rapidi o molecolari) a settimana. Visto il carattere volontario dell’adesione al progetto, la Regione stima una percentuale di partecipazione intorno al 70%.
Sul versante del personale docente e Ata, invece, già a partire dal 4 gennaio il Piemonte offrirà al personale scolastico la possibilità di sottoporsi volontariamente ogni 15 giorni a tampone, prenotandolo attraverso prescrizione del medico di medicina generale. Potranno sottoporsi allo screening anche docenti e Ata in servizio in scuole piemontesi ma residenti in altra regione.
“Si tratta di una decisione importante – commenta Marco Giordano, presidente regionale ANIEF Piemonte e segretario generale ANIEF – che va nella direzione che in questi mesi abbiamo incessantemente chiesto al presidente Cirio di imboccare. Ricordo però che i numeri ci dicono che in Piemonte ci sono criticità da affrontare immediatamente tra il personale scolastico delle scuole dell’infanzia e della primaria, dove si registra una possibilità da 3 a 4 volte superiore al resto della popolazione regionale di ammalarsi di Covid-19. Su questo – conclude Giordano – abbiamo chiesto un ulteriore sforzo alla Regione, garantendo – in attesa che su questo arrivino indicazioni anche a livello nazionale – la distribuzione di mascherine FFP2 al personale docente e Ata, con particolare riferimento a quelli di infanzia, primaria e ai docenti di sostegno”.
Il presidente Cirio, rispondendo alla sollecitazione di ANIEF, ha affermato che sarà effettuata una valutazione quantitativa delle necessità in base ai numeri del personale interessato, onde poter intervenire anche sul versante delle mascherine FFP2.
A margine della videoconferenza odierna, inoltre, Il direttore generale dell’USR Piemonte, Fabrizio Manca, ha preannunciato che si svolgerà il 4 gennaio l’incontro con il Prefetto di Torino in vista della ripresa delle lezioni in presenza dal 7 gennaio. In quell’occasione per ANIEF sarà possibile valutare l’effettiva compatibilità della curva epidemiologica con il ritorno in classe degli studenti.
PER APPROFONDIMENTI:
Personale ATA, il grande inganno dei contratti con scadenza 31 agosto
L’organico Covid porterà docenti “volatili” di serie B: operazione a rischio