Continua l'incessante e vittoriosa azione di tutela promossa dal sindacato Anief contro il mancato riconoscimento del diritto alle progressioni stipendiali per i precari e per ottenere il giusto risarcimento per illegittima reiterazione di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi di servizio. Con ben tre nuove sentenze ottenute dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Simona Fabbrini, i Tribunali della Toscana fanno registrare per il Ministero dell'istruzione una disfatta totale con una condanna al risarcimento danni e progressioni stipendiali mai corrisposte ad altrettanti precari “storici”. Sempre possibile aderire gratuitamente ai ricorsi specifici promossi dall'Anief
La reiterazione di contratti a termine su posti vacanti oltre i 36 mesi di servizio configura un “danno da precariato” perpetrato dal Ministero dell'Istruzione in aperta violazione di norme imperative comunitarie, questo quanto emerge a chiare lettere dalle sentenze ottenute dai legali Anief in favore di tre docenti precari “storici” della Toscana che ora saranno risarciti. A dare piena ragione ai legali Anief stavolta sono i Giudici del Lavoro di Arezzo e Prato, con tre sentenze ottenute dall'Avv. Simona Fabbrini che risarciscono i lavoratori precari della scuola anche in relazione al diritto a percepire gli scatti di anzianità durante il precariato. Per quanto riguarda il diritto al risarcimento del danno per illegittima reiterazione di contratti a termine su posti vacanti. Il Tribunale del Lavoro di Arezzo, ad esempio, non ha dubbi e conferma che traslando i princìpi dettati dalla normativa comunitaria e dalla Corte di Cassazione al caso di specie, “si evince che sussiste la reiterazione per più di 36 mesi dopo il 10 luglio 2001 di supplenze su organico di diritto, e ciò alla stregua di quanto specificamente dedotto dalla ricorrente senza contestazione alcuna da parte dell'amministrazione convenuta. Non essendo stata la ricorrente immessa in ruolo e non essendovi alcuna certezza di prossima immissione in ruolo, le va pertanto riconosciuto il diritto al risarcimento del danno nella misura forfetaria di cui all'art. 32 L. 183/2010 e senza oneri probatori a proprio carico”. Il Tribunale del Lavoro di Prato, inoltre, riconosce il pieno diritto di altri due docenti precari alla medesima progressione stipendiale riconosciuta al personale di ruolo.
“Non si può più attendere oltre – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci batteremo ai tavoli della trattativa perché finalmente il personale precario abbia il pieno riconoscimento di tutti i diritti: la stabilizzazione dopo 36 mesi di servizio, l'equiparazione stipendiale al personale di ruolo e i medesimi diritti anche riguardo le ferie, i permessi e le aspettative”. Il nostro sindacato ricorda che è ancora possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio su posto vacante e per la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari
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