La sessione aggiuntiva del concorso straordinario della scuola secondaria si dovrà organizzare quando vi saranno le condizioni di sicurezza sanitaria: lo ha detto il Tar del Lazio che ha accolto i ricorsi dei candidati che non hanno potuto partecipare alle sessioni ordinarie per via del Covid e disposto l’effettuazione di prove suppletive quando sicure dal punto di vista sanitario. “Lo abbiamo sempre detto – ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, la mancata partecipazione al concorso a causa della pandemia non può penalizzare due volte i candidati che non hanno potuto svolgere la prova unica”.
Non è terminato il concorso riservato alla secondaria che porterà 32.000 nuovi docenti da assegnare alle scuole. Lo confermano le aule dei tribunali amministrativi regionali, “continuando – scrive oggi Tuttoscuola - sulla linea interpretativa già assunta in analoghi casi – ordinanza sez. III bis n. 7199/2020 confermata da CDS ord. n. 7145/2020].
Anief ricorda che la stessa disposizione sulla necessità di svolgere le prove suppletive è stata già espressa dallo stesso TAR del Lazio, che ha dato piena ragione all'Avvocato Patrizia Gorgo dell'Anief sulla necessità di prevedere prove aggiuntive per coloro che non si sono potuti presentare per cause correlate alla malattia o alla normativa sul contenimento del contagio da Sars-COV-2. Il giudice regionale ha quindi ritenuto pertinente la motivazione di non presentarsi alle verifiche, ritenendo “sussistente il pregiudizio irreparabile che i ricorrenti subirebbero nel non poter partecipare alla selezione prima che questa si concluda definitivamente, con conseguente obbligo dell’Amministrazione di prevedere una sessione suppletiva non appena si registreranno le condizioni di sicurezza necessarie”. Il TAR del Lazio, dunque, ha accolto le richieste Anief e concesso ai nostri iscritti l’istanza cautelare, disponendo “l’effettuazione di prove suppletive nei termini che l’Amministrazione indicherà ai ricorrenti”.
Come pure il Consiglio di Stato si è pronunciato con un’Ordinanza esemplare, ottenuta dagli avvocati Ida Mendicino e Donatella Longo, a favore di quei candidati che, secondo il DD n. 510/2020 non avrebbero potuto partecipare al concorso straordinario perché si erano potuti iscrivere al V ciclo TFA Sostegno solo successivamente al 29 dicembre 2019 oppure si sono specializzati dopo il 15 luglio 2020: sarebbe stato irragionevole e discriminante e il Consiglio di Stato ha dato ragione ai ricorrenti, sostenuti dal sindacato autonomo, dichiarando rilevante la questione di legittimità costituzionale della norma primaria in relazione agli artt. 2, 3, 32, 34, 97 e 113.
Marcello Pacifico, leader dell’Anief, sostiene che “a seguito delle espressioni uniformi dei tribunali, oltre a permettere il prima possibile lo svolgimento delle prove di tutti i candidati esclusi in modo illegittimo, ci aspettiamo pure soluzioni a favore dei tanti precari che continuano a coprire 250 mila cattedra a supplenza annuale, spesso con oltre 36 mesi di supplenze effettuate, indicato pure dall’Unione europea come requisito sufficiente per le immissioni in ruolo automatiche”.
Per questi motivi, Anief ha riaperto le procedure di preadesione gratuita allo specifico ricorso per rivendicare la predisposizione di prove suppletive per il concorso straordinario della scuola secondaria in caso di impossibilità a partecipare a quelle previste per la metà di febbraio a causa della pandemia da Covid-19.
PER APPROFONDIMENTI:
In calo le competenze degli alunni italiani in lettura, matematica e scienze
Commissione UE: la spesa dell’Italia scesa del 7% in dieci anni, alle superiori del 19%
RECOVERY PLAN – Per la scuola saranno stanziati oltre 19 miliardi. Anief: può essere la svolta
Concorso straordinario, venerdì terminano le prove ma sono in arrivo le suppletive