Marcello Pacifico, presidente Anief: “La scuola sta pagando i tanti tagli introdotti dalla legge 133/2008, che hanno portato alla formazione di classi fino a 35 studenti, oltre che la mancata valutazione del rischio biologico e virologico nei DVR degli istituti, valutazione invece espressamente richiesta nelle check-list allegate allo stesso piano pandemico. Pesa inoltre il mancato monitoraggio della curva pandemica a livello scolastico visto che i contagi stanno colpendo sempre più giovani. C’è da dire, in compenso, che la regolamentazione della dad permetterà comunque di validarne lo svolgimento, oltre che di evitare spiacevoli abusi verso il personale, come è accaduto nel 2020 quando non c’era il diritto alla disconnessione”.
Le province autonome di Bolzano e Trento, la Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Marche sono - secondo quanto si apprende - le Regioni che complessivamente saranno rosse, tra quelle che già lo sono e quelle che dovrebbero diventarlo in base al peggioramento degli indicatori. Sono invece 8 quelle che sono o dovrebbero diventare arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, VDA. La Sardegna dovrebbe rimanere bianca. Sono già quasi sei milioni gli studenti costretti a seguire le lezioni in DAD: due su tre. Tra questi, 200 mila alunni con disabilità, che hanno però la possibilità di stare a scuola, in collegamento on line con i compagni a casa. I numeri, secondo Tuttoscuola, dovrebbero aumentare se i governatori regionali disporranno la sospensione delle attività in presenza dove vi siano più di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti: si potrebbe arrivare a 7,6 milioni di alunni, pari a nove su dieci totali.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle nuove misure - valide dal 15 marzo al 6 aprile - per rispondere alla crescita dei contagi dovuta alle varianti diffuse ormai in tutto il Paese e responsabili di oltre la metà dei nuovi casi accertati. Da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.
Si va verso la dad per oltre 7 milioni di alunni di tutti gli ordini e gradi scolastici. “Non si verificava dal lockdown del 2020 una chiusura così massiva: 3 milioni e 500 mila bambini della scuola dell’infanzia e primaria, un milione e 500mila alunni delle medie e 2 milioni e 600mila studenti delle superiori potrebbero essere impegnati” nella didattica a distanza.
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