A meno di una settimana dall’avvio della finestra di aggiornamento della terza fascia delle graduatorie d’istituto del personale amministrativo, tecnico e a vario titolo facente parte degli Ata, sono quasi 200 mila le domande già pervenute al ministero dell’Istruzione. E rimangono confermate 4 milioni di domande, di cui la metà di nuovo inserimento, attese fino al prossimo 22 aprile, che si riconducono nella procedura, valida per il triennio 2021/23. A dirlo è stato Marcello Pacifico, leader dell’Anief, durante un’intervista a Italia Stampa, ricordando anche le incongruenze che stanno emergendo nella presentazione dei titoli e dei servizi.
È davvero l’alto interesse per la formazione delle nuove graduatorie del personale Ata negli oltre 8.200 istituti scolastici italiani, per complessivi 50 mila plessi, sulla base dell’ultimo decreto ministeriale, il n. 50 del 3 marzo 2021: un decreto che però non prevede l’inserimento dei candidati con la licenza di scuola media nonostante le recenti norme abbiano consentito il lavoro del personale delle cooperative con questo stesso titolo nei profili di collaboratore scolastico.
L’INTERVISTA AL PRESIDENTE
“Per il sindacato Anief – dice il presidente Pacifico - questa è una grave discriminazione che deve essere sanata, considerando che agli ex Lsu questa possibilità è stata fornita”. Come non si comprende l’esclusione di chi sta per conseguire, nei prossimi mesi, un diploma di scuola secondaria o di qualifica triennale professionale. Come è convinto che può presentare domanda chi ha prestato servizio nelle scuole paritarie, nel sistema d’istruzione Ifp e nelle scuole comunali: per Anief si tratta di palesi errori contenuti nella tabella di valutazione dei titoli. “Questo servizio non è valuto per intero, va però indicato come tale nella domanda e se non riconosciuto rivendicato attraverso il giudice. Così come per fare il collaboratore scolastico non viene valutata l’idoneità ad un concorso. Sono incongruenze che non possiamo accettare che vanno portate dal giudice per fare annullare quella parte del decreto che non le prevede”, spiega il presidente Anief.
“Il nostro ufficio legislativo – continua Pacifico - ha quindi rilevato che mancano le valutazioni per master, perfezionamenti, dottorato di ricerca, persino il diploma di laurea e il servizio militare e civile prestato non in costanza di nomina per il profilo di collaboratore scolastico. Tutte questioni che hanno trovato già un riconoscimento in via di diritto. Per questo abbiamo avviato i ricorsi con gli avvocati convenzionati”.
CHI PUÒ FARE DOMANDA
Anief ricorda che è lunga la lista dei profili professionali per i quali si potrà presentare domanda: assistente amministrativo, assistente tecnico, collaboratore scolastico, cuoco, infermiere, guardarobiere, addetto alle aziende agrarie. “Per chi fa la prima volta l’inserimento”, con il sistema Istanze Online “dovrà essere in possesso dello SPID per la propria identità digitale”, ha ricordato il presidente del giovane sindacato parlando ancora ad Italia Stampa.
GLI SPORTELLI PER L’INVIO
“Qualora il sistema on line non dovesse accettare le richieste formulate, come nel caso del diploma di licenza media per fare il supplenza come collaboratore scolastico, si dovrà procedere comunque con una domanda cartacea e poi procedere al ricorso” con il supporto dei legali in convenzione con il giovane sindacato. Anche per questi motivi, il sindacato Anief ha attivato su tutto il territorio nazionale degli sportelli straordinari in presenza con prenotazione e da remoto. Per partecipare al seminario gratuito di aggiornamento previsto per domani lunedì 22 marzo, dalle ore 17 alle ore 18, registrati qui.
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