Oggi è l’ultimo giorno utile per il personale docente per poter presentare la domanda di mobilità: la stragrande maggioranza degli interessati non potrà però muoversi. Ignorando l’emergenza pandemica, l’amministrazione scolastica ha infatti deciso, assieme ad una ridottissima disponibilità di giorni utili per presentare domanda, di adottare una serie di vincoli che trasformeranno le richieste in un vero terno al lotto. “È stata organizzata una procedura che, al di là delle parole della politica, non ha visto rimuovere il vincolo quinquennale per i neoassunti, che quest'anno risulta ancor più assurdo, dopo un anno di pandemia, a causa del divieto di spostamento fra Regioni", ha detto Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, nel corso di un’intervista all’agenzia Teleborsa. "Chi è stato assunto lontano da casa, nonostante vi fossero posti vacanti e disponibili affidati in supplenza, dovrà ora subire la beffa di restare lontano dalla famiglia. L'Anief ha quindi messo a disposizione un modellino per potere fare domanda di assegnazione temporanea nel prossimo anno, al di là delle assegnazioni provvisorie, al di là degli stessi vincoli normativi e contrattuali oggi esistenti". Inoltre, il sindacato ha deciso di ricorrere in tribunale per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori che chiedono solo di avvicinarsi a casa.
Termina oggi alla mezzanotte la facoltà per diverse decine di migliaia di insegnanti di ogni ordine e grado di potere avvicinarsi in una scuola più vicina ai loro interessi e affetti. L’amministrazione ha deciso che, tranne alcune limitatissime deroghe, i docenti dovranno sottostare a vincolo triennale (riservato a coloro che “a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale” hanno espresso” e ottenuto “una richiesta puntuale di scuola”), a quello quinquennale per i neo-assunti dall’anno scolastico 2020/2021, oltre che al vincolo quinquennale degli insegnanti di sostegno, per i quali continua a non essere considerato il periodo di precariato. Ridotti all’osso anche i trasferimenti interprovinciali, per i quali si riduce addirittura al 25% la percentuale dei posti disponibili, rendendo ancora più improbabile e difficoltoso il ricongiungimento alla propria famiglia.
L’INTERVISTA
"Il sindacato – dice il suo presidente nazionale - si batterà ancora una volta con i suoi legali nei tribunali – si batterà per cercare di dare ragione a tutti coloro che hanno contestato una tabella di votazione dei titoli che ad oggi ancora non riconosce per intero il servizio svolto nelle scuole del sistema nazionale d'istruzione, nella scuola paritaria, così come nelle scuole comunali o nei percorsi dell'istruzione professionale regionale e, più in generale, per tutti coloro che sono stati bloccati da una norma ingiusta".
"Confidiamo – ha detto ancora Marcello Pacifico – che con il rinnovo del contratto si possano finalmente cambiare quei vecchi accordi siglati dalle altre sigle sindacali” che negano i diritti di tanti lavoratori della scuola pubblica: “siamo convinti però che bisognerà intervenire anche con la politica, perché la politica oltre agli annunci dovrebbe fare anche i fatti", ha concluso il sindacalista autonomo.
VINCOLI E RICORSI
Tra i vincoli che permangono fanno scalpore, se si eccettuano alcune limitatissime deroghe, il vincolo triennale, per coloro che “a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale” hanno espresso” e ottenuto “una richiesta puntuale di scuola”, il vincolo quinquennale per i neo-assunti dall’anno scolastico 2020/2021, come pure quello degli insegnanti di sostegno, per i quali continua a non essere considerato il periodo di precariato. L'Ufficio Legale Anief, pertanto, ha deciso di avviare le procedure di adesione a specifici ricorsi, fornendo per ogni tipologia di ricorso le istruzioni utili ai fini dell'effettiva proposizione dell'azione legale. È possibile ricorrere, anche, contro il vincolo di cinque anni su posto di sostegno, per ottenere il riconoscimento della priorità anche nei trasferimenti interprovinciali per il figlio che assiste il genitore disabile in situazione di gravità, per il riconoscimento dei servizi prestati in paritaria e del punteggio intero per il preruolo anche nelle graduatorie interne d'istituto, per la valutazione dei titoli SSIS, TFA, Sostegno e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.
Inoltre, il ministero dell’Istruzione ha confermato per il terzo anno consecutivo il Ccnl sulla mobilità sottoscritto inopinatamente dagli altri sindacati nell’anno scolastico 2019/20: se nel 2019/20 la percentuale maggiore è stata destinata ai trasferimenti interprovinciali (40%), questa aliquota è diminuita per il corrente anno scolastico (30%) e diminuirà ancora per il prossimo anno scolastico 2021/22, raggiungendo una percentuale equivalente a quella da destinare alla mobilità professionale (25%): contro la percentuale ridottissima di posti destinati agli spostamenti tra le province, Anief ha avviato ricorso al Giudice del Lavoro, al fine di chiedere la mobilità interprovinciale sulle totalità delle cattedre disponibili.
LE DATE
Anief ricorda che a regolare gli spostamenti del personale scolastico è quest’anno l’ordinanza n. 106, pubblicata nella terza decade dello scorso mese di marzo. L’ordinanza, con i relativi allegati, prevede anche le fasce temporali riguardanti le altre professionalità, quindi anche educatori e del personale Ata. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto entro la giornata odierna. Entro il 19 maggio saranno ultimati gli adempimenti degli uffici periferici del Ministero, con i movimenti che saranno pubblicati il 7 giugno prossimo. Per il personale ATA, le domande potranno essere effettuate fino al 15 aprile. Gli adempimenti degli uffici si svolgeranno entro il 21 maggio, la pubblicazione dei movimenti è fissata per l’11 giugno. Gli insegnanti di Religione Cattolica potranno presentare domanda di mobilità dal 31 marzo al 26 aprile, i movimenti saranno pubblicati il 14 giugno. Il personale educativo, infine, potrà presentare domanda di mobilità da dopodomani, 15 aprile, al 5 maggio. Le operazioni saranno concluse entro il 19 maggio, la pubblicazione dei movimenti avverrà l’8 giugno.
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