La cifra ridicola non riallinea affatto gli stipendi dei dipendenti pubblici al tasso di inflazione reale certificato dall’Istituto nazionale di statistica, che risulta cresciuto di ben 12-14 punti negli ultimi dieci anni rispetto ai compensi mensili. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): sommando il 5% complessivo di incrementi dell’ultimo triennio e l’attuale 1,3% di aumento finanziato dal governo, il gap che c’è oggi tra gli stipendi dei dipendenti pubblici rispetto al costo della vita rimane davvero troppo ampio. Nelle scorse settimane, Anief ha cercato di far allineare il salario minimo al tasso annuo di inflazione reale chiedendo l’approvazione di specifici emendamenti alla Legge di Stabilità. Ora, però, appurato che le richieste di modifica non hanno superato il vaglio delle commissioni della Camera, il giovane sindacato ribadisce la necessità di presentare ricorso per il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale nel periodo 2015-2018, in modo da far recuperare a docenti e Ata almeno il 50% del tasso IPCA non aggiornato dal settembre 2015.