Cerchiamo di riassumere quel che la normativa prospetta circa il prossimo nuovo concorso nazionale per la stabilizzazione in ruolo dei docenti di religione cattolica
Cerchiamo di riassumere quel che la normativa prospetta circa il prossimo nuovo concorso nazionale per la stabilizzazione in ruolo dei docenti di religione cattolica
Il contratto collettivo nazionale 2019-21 sottoscritto una settimana fa all’Aran, non porterà solo aumenti per 125 euro e fino a 2.500 euro di arretrati, ma anche più rappresentanza ai tavoli di confronto e di contrattazione con l’amministrazione: “Con la firma del CCNL 2019/21, finalmente Anief può realizzare a pieno l’esercizio della rappresentatività – ricorda oggi il suo presidente Marcello Pacifico -. Si parte domani, quando alle ore 15 per la prima volta il nostro sindacato verrà ammesso al tavolo del Ministero dell'Istruzione e Merito sulle ipotesi di realizzazione del CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA del biennio 2023/24 e 2024/25: il nostro impegno è riuscire a cancellare il prima possibile, anche se possibile per via contrattuale, la vergogna dei vincoli ai movimenti del personale. Siamo orgogliosi di questo risultato e fermo sentire la voce del popolo della scuola”.
Ci sono alcuni degli emendamenti chiesti da Anief tra quelli segnalati dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama e che proseguono il loro cammino verso la valutazione finale dell’Aula sul testo del Decreto legge 176 Aiuti quater, prevista per lunedì prossimo 19 dicembre. Le richieste formulate dal sindacato e che hanno superato il primo round di verifiche riguardano la conferma in ruolo del personale assunto con riserva e licenziato pur dopo avere superato l’anno di prova; lo stanziamento di 30 milioni di euro per la valorizzazione professionale dei DSGA, l’integrazione delle graduatorie del concorso straordinario bis, la deroga ai vincoli sulla mobilità del personale scolastico; l’avvio di un corso-concorso per dirigente scolastico rivolto ai candidati ricorrenti che hanno partecipato ai bandi del 2011, 2015 e 2017; il finanziamento di 400 milioni di euro per l’ordinamento professionale del personale ATA: lo spostamento dei posti in deroga di sostegno in organico di diritto dopo un biennio.
L'algoritmo utilizzato quest’anno dal ministero dell'Istruzione per gestire le Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze dei docenti precari, “ha accumulato una valanga di errori” e “a scuola ormai avviata da tre mesi docenti, famiglie e sindacati fanno la conta dei danni”: lo scrive oggi la rivista Wired ricordando che nel corrente mesi di “dicembre in alcune province si stanno ancora scorrendo le liste delle supplenze e cercando di correggere gli errori di assegnazione dell'algoritmo”, nato per “abbinare 850mila di aspiranti supplenti a una cattedra in un batter d'occhio” e che invece “ha ottenuto l'effetto contrario”. A questa conclusione si è giunti dopo che “Wired ha spedito una richiesta di accesso agli atti al ministero dell'Istruzione, che in risposta ha fornito una serie di documenti: l'analisi dei requisiti, relative al primo impianto della procedura di assegnazione delle supplenze e alle successive evoluzioni; i casi di test; i verbali di collaudo; la presentazione della procedura di nomina e i manuali per gli utenti. Le carte forniscono una visione parziale del processo, ma certo aiutano a fare chiarezza sul flop del sistema informatico per le supplenze”. C’è una certezza in tutto questo: “L'algoritmo sballa”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha rilasciato un’intervista alla rivista specializzata Orizzonte scuola. Il leader Anief ha parlato dei temi caldi della scuola, di Legge di Bilancio e contratto tra i tanti