Si tratterebbe di un ritorno al sistema precedente alle riforme Moratti e Gelmini, con il vantaggio di avere docenti ancora più competenti e inclusi in nuove classi di concorso. L’impianto della controriforma è già previsto nel Documento di Economia e Finanza della legge di bilancio in via di approvazione. Il progetto è condiviso anche in Parlamento, dove nelle commissioni di competenza si discute su disegni di legge orientati verso lo stesso scopo, e pure dal Ministro dell’Istruzione. Plauso del sindacato Anief: sono tutte modifiche che caldeggiamo da quando siamo nati, perché l’istruzione va affidata a persone competenti e specializzate.
Il giovane sindacato si impegna, senza tregua, da sempre per la difesa dei diritti di una classe di lavoratori troppo spesso sottoposta a ingiustizie e lo fa sia giuridicamente, nelle aule dei tribunali, sia all'interno della scuola. Quest’anno, grazie alla rappresentatività raggiunta, potrà lottare anche nei tavoli di contrattazione nazionale.
Al fine di offrire un servizio ancora più efficiente e portare avanti un modello di scuola innovativo e presente, la giovane organizzazione sindacale ha aperto le selezioni per trovare collaboratori che apportino il loro contributo sia dentro gli istituti che fuori. Per questo motivo, il presidente nazionale Marcello Pacifico, in questi giorni, invita chiunque voglia mettersi in gioco e formarsi adeguatamente a mandare la propria candidatura e collaborare con Anief sia sul territorio, affiancando le sedi regionale, che come Tas.La cooperazione si articolerà secondo le esigenze del collaboratore.
Per collaborare sul territorio: compila la scheda di collaborazione e inviala insieme al curriculum vitae alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 31 ottobre 2018.
Il giovane sindacato vuole maggiori ragguagli e lo fa attraverso un’istanza d’interpello al dicastero di Viale Trastevere. Infatti, l’articolo citato ha predisposto che i contratti del personale della scuola debbano avere in ogni caso la data di termine. Lo stesso articolo contempla che i contratti possano prevedere tra le cause di risoluzione l’individuazione di un nuovo avente titolo a seguito dell’intervenuta approvazione di nuove graduatorie.
Il problema è che nemmeno il “governo del cambiamento” riesce ad andare oltre ai buoni intenti. Perché, nel Documento di economia e finanza della manovra di bilancio, è previsto che al limite saranno garantiti 20 euro per la perequazione senza risorse aggiuntive per coprire l’Indennità di vacanza contrattuale. Altro che media UE. I nostri insegnanti prendono quasi la metà, a inizio e a fine carriera, di quelli di Austria, Germania, Olanda, Norvegia. Nel Lussemburgo, sede della Corte di Giustizia Europea, un docente percepisce quasi cinque volte di più. Ecco perché Anief continua la sua battaglia legale per adeguare gli stipendi al 50% dell’inflazione programmata. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Domani la legge di bilancio verrà approvata dal Consiglio dei ministri, ma poi, ha assicurato il vicepremier Luigi Di Maio, ci saranno almeno tre letture in Parlamento, tra Camera e Senato per modificarla e aggiungere nuove cose. Tra queste, non può essere omesso l’incremento degli stipendi dei nostri insegnanti e del personale Ata, relegati sotto l’inflazione di troppi punti.
I sindacati rappresentativi si sono incontrati ancora una volta l’11 ottobre per parlare di trasferimenti, deleghe, rotazione degli incarichi e valutazione, ma non di aumenti stipendiali, RIA, perequazione esterna, FUN, indennità di vacanza contrattuale. Passa la linea di Udir di affrontare con serietà il tema dello stress da lavoro correlato dopo quanto denunciato nei primi seminari “Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali”, in cui è intervenuto anche il dott. Vittorio Lodolo d’Oria.