Ieri 27 settembre 2017, alla Fiera Didacta di Firenze, il presidente nazionale dell’Anief Marcello Pacifico e la prof. ssa Anna Maria Farina, coordinatrice dei corsi di formazione di Eurosofia, hanno presentato nella sala D2 del padiglione Spadolini l’offerta formativa di Eurosofia e Anief per l’anno scolastico 2017/2018. I corsi di formazione di Eurosofia e Anief comprendono tutte le tematiche necessarie all’aggiornamento professionale dei docenti; sono presenti nel catalogo della piattaforma S.O.F.I.A. e vengono erogati in modalità blended learning e possono essere inseriti dai docenti nel portfolio digitale che verrà attivato dal Miur.
Per ulteriori informazioni, contattare la segreteria attraverso l’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamando il numero 091.7098311/357.
Solo nel milanese e in Brianza mancano oltre 6mila insegnanti: di questi un migliaio alle superiori, 1.700 alle medie e 600 alla primaria e quasi 3.900 di sostegno. La situazione ora potrebbe sbloccarsi, perché proprio in questi giorni nel milanese sono state pubblicate le nuove graduatorie d’istituto. Ma non c’è da fidarsi: prima di tutto perché quelle graduatorie sono soggette a non pochi ricorsi, patrocinati dal sindacato e presentati da diverse categorie escluse, e anche reclami, a seguito dell’assegnazione di punteggi inesatti. Inoltre, sulle stesse graduatorie pesa come un macigno il precedente del Veneto, dove solo pochi giorni fa l’Ufficio Scolastico ha dichiarato la loro mancanza di validità perché ci sono stati «errori informatici», con le supplenze assegnate reputate non valide, quindi revocate e ora in attesa di rifacimento. Quanto sta accadendo è ancora una volta la conseguenza della mancata programmazione dell’amministrazione scolastica: i posizionamenti provvisori della seconda e terza fascia delle graduatorie di istituto, con oltre 700mila precari coinvolti, hanno visto la luce solo dopo Ferragosto, quindi a ridosso del nuovo anno scolastico.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): con la Buona Scuola è cambiato molto ma poi nei fatti non è cambiato nulla. Perché ci ritroviamo con quasi 100mila supplenze da conferire nei primi giorni dell’anno scolastico. Quando bastava dare ragione all’Anief, assumendo a tempo indeterminato dalla graduatoria di istituto gli abilitati di seconda fascia, spostandoli nelle GaE ad iniziare da quelle esaurite. Inoltre era necessario spostare in organico di diritto tutti i posti oggi mascherati al 30 giugno anziché al 31 agosto dell’anno successivo, quindi non utili né per le assunzioni né per i trasferimenti. Anche il personale Ata è stato penalizzato, con il Miur che ha deciso di aggiornare la terza fascia addirittura nel mese di ottobre. Con il ‘balletto’ dei supplenti, pure in questo caso praticamente inevitabile. Per quanto riguarda il sostegno, invitiamo le famiglie, i docenti, gli Ata e presidi a segnalarci gli eventuali posti in deroga non attivati o quelli richiesti nel PEI ma negati, aderendo all’iniziativa Anief ‘Sostegno: non un'ora di meno!’
Dopo l’ipotesi del metodo Robin Hood, caldeggiato in estate dalla Ministra della Funzione Pubblica Marianna Madia, che prevede di assegnare incrementi minori ai lavoratori che sono più avanti nella carriera o percepiscono stipendi più alti, ora si fa largo la possibilità di incentivare maggiormente solo coloro che hanno dimostrato sul campo di meritare gli aumenti pieni. Il sindacato dice no a entrambe le ipotesi.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Invece di inventare formule magiche per assegnare aumenti ancora più ridicoli di quello che già sono gli 85 euro lordi stabiliti con la Funzione Pubblica dai sindacati rappresentativi, il Governo farebbe bene a impegnarsi nel reperire le risorse che servono. Sono cifre ben più consistenti: abbiamo calcolato non meno di 12 miliardi. Solo con questo intervento si avrebbero 110 euro al mese da settembre 2015 per il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale, come confermato dalla Consulta. In tal modo, si arriverebbe ad adeguare il 50 per cento del costo della vita registrato dal 2008. Poi ci sono altri 110 euro di vero aumento, così da recuperare in toto il 14 per cento d’inflazione degli ultimi dieci anni. Una volta assegnate queste somme, quindi, soltanto a partire da 220 euro al mese in più, allora si potrà discutere di sfornare una quota al merito. Sempre a patto di scelte condivise con i lavoratori coinvolti.
Anief, pertanto, ha predispostoformale diffida al Miur, bloccando in questo modo anche la prescrizione, sempre in attesa dell’esito del giudizio della Consulta: l’obiettivo del ricorso è recuperare il 7% dello stipendio da settembre 2015, come già confermato dalla Corte Costituzionale. Appare invece inutile ricorrere contro il blocco del contratto dopo la sentenza della Corte Costituzionale.
Sarà retroattiva al primo maggio 2017 la misura di accesso all'Ape volontaria riportata nel testo del Dpcm firmato questa mattina dal premier Paolo Gentiloni. L'Anticipo pensionistico volontario consente, a chi lo desidera, di andare via prima dal lavoro, dietro un prestito, purché abbia compiuto 63 anni. Boschi: l’ascolto dei bisogni dei cittadini porta al vero cambiamento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Non si tratta, di certo, di proposte da accettare a occhi chiusi: alla resa dei conti, stiamo parlando di un ammortizzatore sociale, un ponte verso la pensione, che il beneficiario dovrà pagare a carissimo prezzo. Non dimentichiamo poi che le pensioni attuali e future sono state già penalizzate dal nuovo modello di calcolo contributivo.