I Tribunali di Grosseto, Napoli Nord e Modena danno ragione all'Anief ed annullano le procedure di mobilità che non tengono conto del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini del punteggio. Ancora possibile ricorrere per chi ha dichiarato i titoli e i servizi utili al ricorso nella domanda di mobilità.
Ancora vittorie per l'Anief in tribunale con altri 3 provvedimenti di pieno accoglimento che annullano il CCNI e condannano il MIUR per il mancato riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini dell'attribuzione del punteggio nelle procedure di Mobilità. Con tre ricorsi patrocinati dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Antonio Salerno, Elena Boccanfuso e Michele Speranza, il nostro sindacato ottiene ancora una volta ragione in favore dei docenti che si sono visti negare l'attribuzione di punteggio nelle procedure di mobilità. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il CCNI 2016, così come il successivo CCNI 2017, è nullo nella parte in cui non riconosce pari dignità al servizio di insegnamento svolto negli istituti paritari in aperta violazione della normativa primaria in materia. Siamo stati i primi a proporre ricorso e ad agire in tribunale e l'ultima procedura di mobilità doveva valorizzare il servizio svolto negli istituti paritari. Invitiamo tutti i docenti che non hanno ottenuto il trasferimento pur avendo dichiarato il servizio svolto per tanti anni negli istituti paritari a rivendicare i propri diritti e il giusto punteggio nella mobilità con un'azione mirata presso i Tribunali del Lavoro”.