Si è oggi riunito il tavolo, dopo 8 anni di blocco, per il rinnovo dei contratti pubblici, durante il quale si è anche parlato della nuova composizione del macro-comparto della Conoscenza. Il sindacalista autonomo, presente all’Aran nella delegazione confederale, ha detto che ci sono dei punti imprescindibili, a iniziare dal recupero dell’inflazione indicizzata, prendendo come base di partenza il mese di settembre 2015, come ha stabilito la Consulta. Si parla tanto di 83 euro medi a dipendente, da applicare comunque non prima del 2018, ma oggi rimaniamo alla sicura copertura di appena 36 euro lordi medi a lavoratore. Mentre il Governo deve mettere a disposizione, come media, non meno di 210 euro a dipendente: 105 sono relative all’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale, a cui si aggiunge una cifra analoga come aumento di categoria. Pacifico ha poi detto che bisogna rendere indipendente il contratto dalla legge, escludendo le parti comuni con il settore privato. In ogni caso, qualsiasi norma che regola questo genere di rapporti, deve sempre aver il massimo rispetto di tutte le direttive emesse dall’UE su organizzazione e orario di lavoro, ampia informativa ai dipendenti, gestione delle ferie, congedo, pensioni e precariato. La trattativa non può non tenerne conto.