La novità clamorosa è contenuta nel decreto legislativo sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, approvato venerdì scorso dal Governo: leggendo il testo, si scopre che i genitori decideranno se i supplenti potranno avere contratti pluriennali su sostegno. Il meccanismo scatterà quando, evidenziato un rapporto positivo con lo studente diversamente abile, le famiglie faranno richiesta perché il docente a tempo determinato venga riconfermato senza passare dalla nomina delle supplenze. Ribatte l’Anief: la conferma di un lavoratore pubblico, può passare per il gradimento di una utenza quasi priva delle conoscenze e competenze per valutare le tante variabili che entrano in gioco nell’impartire la didattica speciale? La risposta è ovviamente no.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si sta portando a compimento un affronto a un principio base della scuola pubblica: la selezione e l’accesso attraverso procedure concorsuali chiare e avulse da scelte soggettive. Stiamo parlando di un insegnante, abilitato come tutti gli altri, e inserito nel Consiglio di Classe con i medesimi diritti e doveri. Non è, sino a prova contraria, un docente che impartisce lezioni private. Se la norma sarà approvata, posso annunciare come presidente nazionale Anief, che agiremo per vie legali, per evidenziarne tutta la sua illegittimità e per chiederne una repentina abrogazione.