Nel 2016/17 decine di migliaia di docenti sono stati nominati fuori tempo massimo; 1.400 istituti affidati a presidi già titolari di altre scuole; tanti alunni disabili si sono visti cambiare almeno una volta il docente di sostegno; un insegnante su sette è rimasto precario e il livello dei ricorsi ha raggiunto quote mai toccate in passato. Si è iniziato con il concorso a cattedra che ha escluso illegittimamente tante categorie di aspiranti docenti, molti dei quali ripescati grazie al sindacato. Da settembre cominceranno a essere attuati i decreti legislativi della Buona Scuola. E continuerà a permanere il precariato. A poco è servita la Circolare sugli organici del 2017/18, perché autorizza la conversione di 15 mila posti in organico di diritto su 100mila supplenze assegnate ogni anno (la metà su sostegno, per i quali sono previsti 3.600 immissioni in ruolo su 41.600 posti in deroga). Con le ultime assunzioni per gli ATA che risalgono al 2011. Anche per gli studenti non ci sono buone notizie: le prove Invalsi vengono eliminate dagli Esami, rimanendo indispensabili per l’ammissione e diventando elemento costitutivo della scuola autonoma, senza tenere conto del territorio, del tessuto sociale, della classe.
L’ufficio studi Anief ha quantificato l’opera di contenzioso attivata dal giovane sindacato solo nell’ultimo anno: sono stati prodotti oltre 3 milioni di euro di risarcimento, attraverso il riconoscimento degli scatti di anzianità per i precari e il risarcimento del danno in caso di reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi su posto vacante. Nelle ultime settimane, sono state recepite 2mila adesioni per ricorrere al giudice, dopo aver ottenuto le sentenze positive della Corte di Giustizia UE, della Corte Costituzionale e in ultimo delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Per il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera, oltre mille ricorsi sono stati depositati negli ultimi mesi. Complessivamente, sono oltre 30 le tipologie di ricorso con adesioni ancora aperte presso il TAR Lazio (inserimento in III fascia GaE e aggiornamento 2017, inserimento in II e III Fascia Graduatorie d’istituto e aggiornamento I fascia) e oltre 40 tipologie di ricorso al Giudice del Lavoro.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la verità è che c’è da piangere. Per questo continueremo a condurre la battaglia legale contro queste riforme: abbiamo vinto sull’utilizzo dei posti in deroga, sul trasferimento dei precari nell’aggiornamento delle graduatorie, sulla parità di trattamento tra personale a tempo determinato e indeterminato, sulla mobilità del personale e tante altre. Continueremo ancora, ancora dopo che diventeremo rappresentativi alle prossime elezioni RSU, a meno che non subentri un po’ di buon senso in chi ci governa.