In Italia troppi giovani hanno perso o non riescono a trovare un’occupazione. Sulla questione lavoro il nuovo Governo non può sbagliare: è troppo importante, ai fini della qualità della vita dei cittadini italiani e dell’economia del Paese. Lo sostiene il sindacato Anief, che ha appena inviato un memorandum dettagliato a Marina Elvira Calderone,ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, dopo averla incontrata alcuni giorni fa per un confronto sulle priorità del programma di azione della neonata legislatura. “Chiediamo certamente di intervenire sul tema delle pensioni, sul riconoscimento dei contributi, su Quota 41, ma soprattutto sui giovani, riconoscendo loro i contributi legati alla formazione e andando a combattere la precarietà”, spiega oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal.
Il ministero dell’istruzione ha presentato ai sindacati la bozza di circolare sull’anno di prova del personale docente neo immesso in ruolo. Confermato lo schema generale disegnato dal D.M. 226/2022 che, ricordiamo, ha introdotto alcuni cambiamenti rispetto agli anni precedenti.
Domani si firma per 1,4 milioni di lavoratori e lavoratrici. Aumenti e arretrati in busta paga a dicembre. Raggiunto l'accordo politico tra il ministro Valditara e i sindacati. Passa il contratto ponte chiesto da #Anief sei mesi fa, quando è scoppiata la crisi energetica e l'inflazione è schizzata. A dicembre, in busta paga arretrati e aumenti di stipendio. Aumenti lordi sopra i 100 euro e più di 3 mila in media per gli arretrati. Domani la firma in Aran della sequenza contrattuale relativa alla parte economica per stipendio tabellare e salario accessorio parte fissa. Governo stanzia 100 milioni in più per retribuzione professionale docenti (85,8%) e contributo individuale accessorio (14,2%) una tantum per il 2022. A decorrere dal 2022, altri 89,4 milioni per RPD e 14,8 per CIA. Valditara si impegna a trovare risorse aggiuntive ulteriori in legge di bilancio per aumenti tabellari e in caso contrario a destinare alla contrattazione i 300 milioni del MOF.
Con successiva sequenza contrattuale si affronteranno i temi dei profili e ordinamenti professionali personale amministrativo, mobilità, formazione, valorizzazione Dsga, contrattazione integrativa, relazioni sindacali, lavoro a distanza. Il Governo s'impegna a cambiare le norme anche per garantire la parità di trattamento del personale degli enti di ricerca non vigilati.
Anief: “Se ci avessero ascoltati, avremmo messo questi soldi già a maggio scorso nella disponibilità dei lavoratori e lavoratrici. Oggi con un'inflazione superiore a 12 punti è indispensabile liberare delle risorse, peraltro già stanziate insieme a quelle poche aggiuntive oggi autorizzate. La vera prova starà nella prossima legge di Bilancio, dove il Ministro si è impegnano a recepire ulteriori risorse”.
Il caro energia assorbirà la maggior parte delle risorse pubbliche del 2023: già ieri la premier Giorgia Meloni ha annunciato che l'energia è la priorità del Governo e assorbirà quasi tutto il “tesoretto” da 9,5 miliardi inizialmente destinato ad imprese e famiglie. Anche la Legge di Bilancio di fine anno potrebbe essere destinata quasi interamente a coprire i costi delle bollette. Se ne parlerà domani, venerdì 11 novembre, a Palazzo Chigi: a partire dalle ore 11.15 con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed i Ministri del suo Governo.
Sul rinnovo del contratto di Istruzione, Università e Ricerca siamo alla stretta finale: quello che sta scaturendo dalla trattativa odierna tra parte pubblica e sindacati, in corso presso il ministero dell’Istruzione, interrotto per un paio d’ore anche per permettere un’interlocuzione tra il ministro dell’Istruzione e del merito con quello dell’Università e Ricerca, è la probabile sottoscrizione dell’accordo solo sulla sola parte economica, mentre quella giuridica verrebbe affrontata successivamente. Sempre però a patto che dal Governo giungano rassicurazioni sulle risorse aggiuntive. E su questo il ministero di viale Trastevere sta operando, a livello politico, per venire incontro alle richieste sindacali. Rispetto al passato, c’è comunque è l’espressa volontà del ministro dell’Istruzione di chiudere l’accordo entro un paio di settimane e cercare di fare avere i soldi al personale scolastico, docenti e Ata entro poche settimane: il confronto odierno si è infatti trasformato in un una trattativa fiume. “Qualora la firma al contratto dovesse arrivare entro Natale, come auspicato dal Ministro, gli aumenti e gli arretrati arriverebbero a gennaio-febbraio 2023”, scrive anche la stampa specializzata.