Entra in Banca Mediolanum aprendo Selfyconto entro il 30 giugno, accredita lo stipendio entro 3 mesi e Anief in collaborazione con Banca Mediolanum ti regala un buono benzina Q8 del valore di 50 euro.
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La Festa della Repubblica si onora combattendo la precarietà e valorizzando il lavoro con stipendi legati all'inflazione, senza più discriminazioni di Stato”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno della ricorrenza del referendum istituzionale del 1946. “Abbiamo in Italia 200mila docenti e 50mila Ata supplenti che vanno assorbiti nei ruoli dello Stato ed invece continuano a rimanere precari perché fa troppo comodo a chi gestisce le casse pubbliche tenerli in questo stato. C’è poi il problema degli stipendi di categoria ridotti all’osso e divorati dal costo della vita, e che vanno assolutamente incrementati con un contratto ponte per il triennio 2019/21, per poi concentrarci sul Ccnl attuale anche per migliorare l’organizzazione e le norme di gestione del personale ad iniziare dalla mobilità bloccata – conclude Pacifico - da vincoli ingiusti e anacronistici”.
I pensionamenti del personale scolastico vanno allineati a quelli delle forze armate, comunque non sopra i 62 anni: torna a chiederlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a pochissimi giorni dalla fine dell’anno scolastico, contrassegnato per la terza volta dal Covid e caratterizzato da problemi di ogni genere che favoriscono il burnout e patologie anche invalidanti. “Le regole che portano all’accesso alla pensione vanno cambiate - dice il sindacalista autonomo - perché da Quota 96 in vigore fino a qualche anno fa si sta andando verso quota 120 e forse più, mentre in Germania si ha diritto all’assegno di quiescenza con soli 27 anni di contributi e senza riduzioni”.
Con il mese di giugno entrano nel vivo le prove di accesso al VII ciclo del TFA Sostegno con 25.874 posti da assegnare per specializzarsi in didattica speciale nelle classi con alunni disabili: nei giorni scorsi sono terminate le prove preselettive (anche se alcuni sono stati esentati, soprattutto nell’infanzia e primaria) in tutti i gradi scolastici e, come prevede il Decreto ministeriale 33 del 31 marzo scorso, a breve in questo mese si svolgeranno le prove scritte e quella conclusiva orale, con date che variano a seconda degli indirizzi della specializzazione. I corsi, salvo indicazioni di ogni singolo ateneo, torneranno a svolgersi in presenza all’interno dei locali predisposti delle Università organizzatrici: a stabilirlo, qualche settimana fa, sono stati direttamente i responsabili dei corsi specializzanti in accordo con il ministero dell’Istruzione.
L’azione del sindacato comincia a fare breccia in Parlamento: è di oggi l’appello dell’on. Luigi Gallo, vice presidente del Gruppo parlamentare M5S della Camera, perché le Camere fermino l’approvazione del Decreto Legge n. 36, nella parte relativa alla scuola, con cui il Governo intende cambiare in peggio il reclutamento e la formazione permanente degli insegnanti. La stessa presentazione di oltre 300 richieste di modifica del testo, pervenute alla 1ª commissione (Affari Costituzionali) e 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato, sono sinonimo del malessere generalizzato verso una riforma inutile e dannosa. L’on. Gallo, subito dopo avere incontrato una delegazione dei sindacati che l’altro ieri hanno scioperato e manifestato contro il D.L. n. 36, stamane si è rivolto al Partito democratico chiedendo di non fare “tagli nella scuola”, ma di continuare la politica del taglio delle classi pollaio, perchè “gli studenti hanno già pagato un prezzo troppo alto”.