“Il salario minimo deve essere certamente introdotto, ma anche nei contratti dei dipendenti pubblici”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Noi pensiamo a un salario che sia ancorato all'inflazione come indennità di vacanza contrattuale – ha detto il sindacalista all’emittente radiofonica Italia Stampa - per poi andare a negoziare eventualmente con delle risorse aggiuntive tutte le altre voci stipendiali che riguardano il salario accessorio. Questo dovrebbe valere per il personale della scuola, come per tutti i dipendenti pubblici”.
Sulle mascherine da portare solo a scuola si sta sfiorando l’assurdo: se il Tar del Lazio non poteva fare altro che far rispettare la legge che impone di indossarle sino al prossimo 31 agosto, quindi anche durante gli Esami di Stato, da parte del Governo continua a prevalere un’immotivata linea della prudenza valevole solo per chi entra negli istituti scolastici. A capitanare questa linea di pensiero è il ministro dell’Istruzione, secondo il quale indossare le mascherine durante gli Esami di Stato e durante l’estate per le varie attività scolastiche non rappresenta “un’imposizione ma” solo “un atto di rispetto reciproco”, ha detto Patrizio Bianchi. Fortunatamente, il Governo contiene anche “voci” diverse: secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa “sulla scorta della scelta fatta per regolamentare i flussi dei seggi durante il voto, con la stessa coerenza, io credo che si possa dire che i nostri ragazzi quando vanno a fare l’esame, possano non indossare la mascherina”. Anche l’altro sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ritiene “auspicabile che dopo il 15 giugno si vada verso lo stop all’obbligo della mascherina”.
Mancano solo sette giorni al termine per la presentazione delle candidature al concorso straordinario bis previsto dall’articolo 59, comma 9-bis, del decreto legge n. 73/2021, convertito nella Legge n. 106/2021: solo fino al prossimo 16 giugno sarà infatti possibile chiedere di partecipare alla selezione per la scuola secondaria riservata ai precari con 3 anni di servizio negli ultimi 5, con almeno una annualità di servizio specifica della classe di concorso per la quale si partecipa. Si tratta di un concorso particolare, con una sola prova orale dalla durata massima di mezzora; poi, nel 2023, l’assunzione e l’abilitazione.
Il rinnovo del contratto della scuola è più complesso di quanto si creda. Ieri si è svolto un nuovo incontro all’Aran e tra dieci giorni è previsto il prossimo. I lavoratori si attendono aumenti almeno dignitosi e immediati, ma anche delle modifiche normative importanti. Sul primo aspetto, quello economico, Anief chiede di trovare una soluzione veloce, per assegnare nel più breve tempo possibile i 107 euro di aumento e 3 mila media già finanziati con le ultimi leggi di bilancio; inoltre, ribadisce la necessità, anche ai fini della carriera, di recuperare il 2013, che ad oggi risulta come se non fosse mai stati svolto a seguito di uno scellerato accordo con l’amministrazione datato 2011.
Cresce l’interesse per il salario minimo legale: dopo l’impennata di inflazione dovuta prima alla pandemia e poi al conflitto in corso in Ucraina, l’Unione europea ha rotto gli indugi annunciando a tutti gli Stati membri una direttiva in difesa dei compensi dei lavoratori e del loro potere di acquisto. L’ex ministra Nunzia Catalfo ha calcolato che il salario minimo non potrà essere più basso del 50% della retribuzione media (10,59 euro) o della retribuzione mediana (7,65 euro). L’Italia è particolarmente interessata all’evolversi della situazione: i dati Istat sugli stipendi assegnati in Europa dicono infatti che il nostro è l’unico Paese dove gli stipendi sono arretrati rispetto all’inflazione: l’Italia ha fatto registrare un - 2,9% di crescita, a fronte del + 6.20% della Spagna e addirittura del + 276,30% della Lituania.