Sulla ormai famosa “causa Motter” di cui si è occupata anche la Corte di Giustizia dell'Unione Europea riguardo il diritto all'immediata e integrale ricostruzione di carriera computando tutto il servizio preruolo, ha ragione l'Anief. Questo quanto emerge dalla sentenza n. 101/2019 del Tribunale del Lavoro di Trento che rileva come non esistono nel caso concreto le ragioni oggettive invocate dallo Stato italiano e giustificate soltanto in linea di principio dalla CGUE nel medesimo caso deciso a Lussemburgo. Le mansioni svolte dal docente precario sono le medesime rispetto al docente assunto di ruolo e la circostanza che anteriormente allo svolgimento delle prestazioni a tempo determinato un precario non abbia superato un concorso “non comporta di per sé sola che tali prestazioni avessero una qualità inferiore rispetto a quelle dei docenti a tempo indeterminato assunti mediante concorso”. Marcello Pacifico (Anief): dopo questa vittoria, ci aspettiamo tante altre sentenze favorevoli. Anief ricorda ai propri iscritti che è ancora possibile aderire allo specifico ricorso promosso per ottenere l'immediata e integrale ricostruzione di carriera.