Marcello Pacifico (Confedir): si passa da 173 mln del 2015, 163 mln del 2016 a 150 mln per il 2017, nonostante il comma 86, art. 1, della legge 107/15 preveda un aumento una tantum di 14 mln per il nuovo anno. Di tali riduzioni del fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile, e della retribuzione di risultato dei medesimi dirigenti - già operate a partire dal 2011, retroattivamente, per Veneto, Calabria (richiesta la restituzione di 10mila euro), Frosinone o Viterbo - ne erano pienamente a conoscenza alcuni sindacati rappresentativi secondo il Tribunale di Roma.
Con Anief ed Eurosofia, più di 500 partecipanti tra docenti, educatori, genitori ai seminari ABA sul metodo comportamentale. Il prossimo anno previsto il rinnovo della campagna formativa nelle scuole che ha visto alternarsi specialisti, accademici e operatori del settore. L’evento odierno deve essere l’occasione per avvicinarci tutti a un disturbo visto troppo spesso a torto come un ‘marchio’, anziché un problema del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione. Da affrontare con approcci e norme adeguate. Ecco perché la giornata deve essere divulgazione e diffusione d’informazione, attraverso questo e tanti altri momenti dedicati, come la formazione a Famiglie, agli Insegnanti, agli Operatori Sanitari e Socio assistenziali.
Marcello Pacifico, chiede al Governo di ritirare, in questo giorno simbolico, la delega sul sostegno della ‘Buona scuola’ per evitare il caos delle certificazioni e il diniego del diritto allo studio, all’integrazione, all’istruzione che può essere garantito anche attraverso il docente specializzato. Il Miur, oltre a promuovere iniziative lodevoli in questa giornata, dovrebbe prendere atto anche dell’illegittimità del nuovo decreto delegato così come presentato in Parlamento. Bisogna che riconosca come tutti i 52mila posti in deroga, ormai da diversi anni, debbano finalmente essere trasformati in organico di diritto. Speriamo che questa giornata dia finalmente ascolto a tale importante necessità.
I numeri dicono che il piano governativo è fallito clamorosamente rispetto alle promesse dell’ex premier Renzi che, nel settembre del 2014, lanciò in ‘pompa magna’ la prima versione della riforma della Buona Scuola con 150mila assunzioni, poi rivelatesi meno di 90mila. Ma anche riguardo a quanto ribadito lo scorso anno dall’allora Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che ha ribadito la volontà di cancellare la ‘supplentite’, perché ‘le supplenze ci saranno sì, ma saranno quelle fisiologiche, brevi’. Nella prossima estate ci ritroveremo con 35mila assunzioni, 25mila però da turn over: quindi, gli incarichi a tempo determinato da attribuire saranno ancora una volta 100mila.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): serve una seria ricognizione sui 130mila posti di personale docente andati in supplenza (un terzo dei quali di sostegno, visto che nell’anno corrente sono stati sottoscritti 52mila contratti in deroga) e sui 45mila di personale ATA ed educativo assegnati con contratti al 30 giugno. Si scoprirebbe che la gran parte di quei posti sono, in realtà, vacanti e disponibili per i trasferimenti e le immissioni in ruolo: vanno quindi trasformati in organico di diritto. È chiaro che i 10mila come vuole imporre il Mef sono poca cosa. In caso contrario, Anief è pronta a ricorrere alla Cedu e a voler proseguire i contenziosi nei tribunali del lavoro. Il tutto, dopo la denuncia alla Commissione delle Petizioni del Parlamento UE, con il Governo italiano chiamato a fornire dettagliati ragguagli all’interno di un’adunanza plenaria, oltre che il formale reclamo presentato al Consiglio d’Europa. Un primo passo verso questa necessità è quella di ritirare le leggi delega.
È illegittima la condotta dell'Amministrazione che ha deciso di decurtare l'indennità di funzioni DSGA anche retroattivamente rispetto all'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2013 e ha negato il compenso per la valorizzazione professionale ATA. Attivo lo specifico ricorso Anief.
Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue ottengono piena ragione presso il Tribunale del Lavoro di Reggio Emilia con una sentenza esemplare e la conferma che l'amministrazione non può disporre decurtazioni “retroattive” per chi ha assunto funzioni da DSGA e non può interpretare la normativa negando un compenso accessorio legato all'effettiva posizione economica dell'assistente amministrativo che nessuna normativa ha mai abrogato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il MEF e, di conseguenza, il MIUR hanno dato una palese quanto illegittima applicazione alla Legge di Stabilità 2013 disponendo anche l'applicazione retroattiva della nuova norma che prevede un diverso computo per la liquidazione del compenso per incarichi superiori di chi svolge funzioni di DSGA e applicandola illegittimamente agli anni 2010/2011, 2011/2012 e 2012/2013. I nostri legali sono intervenuti per ristabilire la legalità e il rispetto del fondamentale principio generale di irretroattività della legge; del resto già la Corte Costituzionale si era espressa in materia, avallando le nostre tesi con la sentenza n. 108/2016”. Restituite, anche, le ulteriori decurtazioni effettuate dal MEF che non aveva più voluto riconoscere il compenso per la valorizzazione professionale ATA a chi svolgeva funzioni di DSGA.
Entrerà in vigore dal I maggio il cosiddetto anticipo pensionistico Ape che permetterà di lasciare il lavoro fino a 3 anni e 7 mesi prima rispetto alla maturazione dei requisiti di vecchiaia, cioè per chi abbia compiuto 63 anni.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): presso gli sportelli del giovane sindacato sarà possibile, tramite i referenti Cedan, conoscere la rata della pensione con l’Ape volontaria, così da fornire agli associati un servizio utile, che possa permettere di affrontare un’eventuale scelta con consapevolezza.