Il giovane sindacato dei presidi tenta in extremis di introdurre delle modifiche che permetterebbero ai nostri presidi di svolgere il lavoro senza più responsabilità non loro ed equiparandoli finalmente ai colleghi dell’area dirigenziale. Ecco in sintesi le richieste: esonero dalle responsabilità del dirigente scolastico dopo la segnalazione agli organi competenti delle problematiche legate alla sicurezza; utilizzo delle risorse finanziate per riconoscere la “Ria” ai dirigenti scolastici assunti dal 2002; riconoscimento della perequazione esterna fin dal 2016 e per intero, ripristino e incremento del Fondo Unico Nazionale.
In mancanza di una risposta, sarà inevitabile ricorrere in tribunale. A questo proposito, Udir ricorda che ha attivato specifici ricorsi al Giudice del Lavoro: di recente, attraverso il ricorso, ha riconosciuto, ad esempio, il diritto alla corresponsione della RIA a tutti gli effetti contrattuali e di legge, ivi compresi quelli relativi alla pensione e alla buonuscita. Sulla perequazione esterna, che lascia i presidi indietro di 38mila euro annui rispetto ai colleghi della PA con molte meno responsabilità, è possibile inviare sin d’ora una diffida, anche in attesa di una nuova pronuncia della Consulta per interrompere la prescrizione.