L’idea di introdurre delle ore nelle nostre scuole di educazione finanziaria e di educazione civica va valutata in modo positivo, ma solo se a spiegare queste discipline siano insegnanti esperti e con orari aggiuntivi agli attuali, quindi senza sottrarre nulla dalle altre materie: a dirlo è stata oggi la delegazione del sindacato Anief, nel corso di una audizione svolta presso la VII Commissione del Senato sull'introduzione dell'educazione finanziaria nelle scuole.
Realizzare gli obiettivi del PNRR nella scuola salvaguardando gli organici, specializzare più docenti di sostegno, combattere il precariato con il doppio canale di reclutamento e assumendo i docenti precari dalle tutte le Graduatorie provinciali per le supplenze, cancellare i vincoli alla mobilità del personale di ruolo a chi viene negato il diritto a ricongiungersi con la famiglia. Sono gli emendamenti principali che caratterizzano l’azione con cui il sindacato Anief intende cambiare il decreto legge PA 44/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile: “Gli emendamenti al decreto, ora all’esame delle Commissioni riunite I e XI della Camera, sono oltre 50 e riguardano pure l’Università, l’Afam e la Ricerca – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - : gli obiettivi, illustrati inaudizione alla Camera già la scorsa settimana,sono quelli di migliorare le condizioni di chi opera in questi comparti, per assicurare una formazione di qualità ai nostri giovani”.
Continua l’opera di convincimento dell’Anief nei confronti del Parlamento e dell’amministrazione pubblica. La prossima settimana si prospetta fitta di incontri: tra i più importanti vi è quello di dopodomani, martedì alle ore 14, quando una delegazione del giovane sindacato sarà ricevuta in audizione dalla VII Commissione del Senato per discutere sull’insegnamento dell’educazione finanziaria nelle scuole (poco prima, alle ore 12, in X Commissione l’Anief dirà la sua anche partecipando all’audizione Cisal sul decreto legge, n. 48 sulle ‘misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro’. Il giorno dopo, mercoledì 17, alle ore ore 15, l’organizzazione sindacale si recherà di nuovo all’Aran, per la prosecuzione delle trattative sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-21, con la trattativa stavolta concentrata sul personale scolastico. Negli stessi giorni, i deputati delle Commissioni riunite I e XI della Cameracominceranno a dire la loro sui tanti emendamenti che Aniefha predisposto per migliorare il Decreto Legge PA - Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile: nello specifico, si esprimeranno sulle proposte di modifica del sindacato su assunzioni, organici e mobilità del personale, idonei nei concorsi, abilitati e specializzati, Tfa sostegno, stabilizzazioni Afam e middle management.
"Con l'autorizzazione ad assumere 20.000 insegnanti di sostegno, si fa un passo avanti anche per garantire la continuità didattica. Il rischio è però, come l'anno scorso, quello di perdere 14.000 posti autorizzati per i ruoli e quindi di chiamare ancora i supplenti". A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che ha così commentato – intervistato dall’agenzia Teleborsa - il piano di immissioni in ruolo 2023-2024 nella scuola ed in particolare coloro che svolgono didattica per gli alunni con disabilità.
Più attenzione per il personale ATA della scuola e nuove risorse del Governo rispetto ai 220 milioni da distribuire rimasti: sono le richieste formulate oggi dal sindacato Anief nel corso dell’incontro svolto oggi all’Aran tra i sindacati e la parte pubblica sulla sezione normativa del Contratto collettivo nazionale 2019-21, settore Istruzione. Secondo il sindacato, occorre distribuire le attuali risorse anche al personale amministrativo: il Governo deve trovare risorse aggiuntive per incentivare e premiare le professionalità di tutto il personale che lavora a supporto della didattica.