Con i sindacati il Ministro parte bene: ascoltati diversi temi che l’Anief ha sempre rilanciato negli ultimi tre anni

Più attenzione agli organici, introdurre una valutazione sperimentale, aumentare le risorse per il comparto e creare due graduatorie per il reclutamento sono temi che l’Anief ha sempre rilanciato negli ultimi tre anni. Ora Profumo continui ad ascoltarci, prestando massima attenzione ai nuovi abilitati. Rimane in piedi il problema degli scatti di anzianità.

Anche se mancano ancora alcuni temi urgenti, l’agenda delle priorità del Ministro Profumo comincia a contenere argomenti vitali per migliorare la qualità della scuola italiana. Così il Presidente dell’associazione sindacale Anief, Marcello Pacifico, commenta il primo incontro tenuto ieri dal Ministro con i sindacati, finalizzato a concordare i punti principali su cui si impegnerà il Miur nei prossimi 18 mesi.

Temi come la creazione dell’organico funzionale, la valutazione sperimentale e volontaria con chiari parametri e criteri condivisibili, l’aumento di almeno l’1 per cento di PIL nel settore istruzione e dei fondi da assegnare agli istituti – ha detto il Presidente Pacifico - sono tutti già stati ampiamente messi in risalto negli ultimi tre anni dal nostro sindacato. Anche l’affidamento della procedura selettiva per i prossimi concorsi per docenti al consorzio Cineca, anziché al Formez che ha gestito in maniera a dir poco inappropriata  gli ultimi due concorsi della Scuola, è indice della bontà delle critiche mosse dall’Anief nei processi in corso per la selezione dei dirigenti scolastici, come peraltro presagito dai giudici del Consiglio di Stato”.

A proposito del doppio canale di reclutamento, cui ha fatto cenno il Ministro, frutto anch’esso del dibattito creato dall’Anief sulla diversificata e complessa composizione del precariato italiano, il sindacato può reputare condivisibile l’idea di assegnare delle percentuali superiori al 50 per cento a coloro che fanno parte delle graduatorie ad esaurimento. Secondo Pacifico “vi sono tuttavia delle condizioni da porre: nelle graduatorie devono essere inseriti tutti gli abilitati, anche quelli dell’ultimo biennio oggi incredibilmente ancora rimasti fuori; nel nuovo canale formativo dei TFA debbono essere inseriti tutti i docenti in possesso di un’analoga abilitazione universitaria (SSIS, AFAM, SFP); occorre definire sin da subito dei criteri snelli, trasparenti ed oggetti per la selezione e la nomina delle commissioni”.

L’Anief, invece, rimane perplessa riguardo l’annuncio del Ministro sul reperimento sicuro di risorse per “coprire” gli scatti automatici di stipendio dell’anno in corso: “la situazione – sostiene il Presidente dell’Anief – rimane tragica perché la legge indica chiaramente che per quattro anni la progressione di carriera del personale della scuola, come di tutto il pubblico impiego, rimane bloccata e che comunque gli scatti persi non siano più recuperabili. Con tutti gli effetti che conosciamo sulle pensioni, conseguenza dei minori contributi versati. Per questi motivi, contro questo provvedimento a gennaio presenteremo comunque ricorso: in tal modo - conclude Pacifico - il personale di ruolo, oltre a chiede di sbloccare gli stipendi fermi al 2010, potrà rivendicare l’incostituzionalità del blocco del contratto e del conseguente mancato adeguamento degli stipendi al lavoro svolto”. 

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