Il modesto contingente per le immissioni in ruolo conferma che nel corso del 2024 si potrebbe toccare un nuovo record negativo di supplenze annuali: c’è chi parla di oltre 250mila precari assunti fino al 30 giugno o al 31 agosto 2025. L’amministrazione scolastica sa bene che le graduatorie non utilizzate a pieno e i concorsi a rilento complicheranno tutto, tanto da avere spostato la scadenza delle assunzioni a tempo indeterminato, per i vincitori del concorso Pnrr, dal 31 agosto al 31 dicembre 2024: per questi motivi, attraverso l’ordinanza ministeriale 88/2024 e la nota sulle supplenze, ha anche deciso di tornare a fare aprire i cosiddetti “interpelli”, gli avvisi pubblici per individuare dei supplenti che possano prendere servizio entro 24 ore dall’accettazione.
La maggior parte delle circa 45mila immissioni in ruolo di insegnanti da effettuare nel 2024 (29.066 cattedre comuni da classi di concorso, più 15.588 di sostegno), si realizzerà fruendo delle graduatorie dei concorsi PNRR banditi lo scorso dicembre: lo slittamento sino alla fine del 2024 è previsto da un emendamento al decreto legge 71/2024, il quale indica anche che senza graduatorie pubblicate entro il 31 agosto, dovranno comunque essere accantonato i posti destinati ai vincitori. Ma solo a loro.
L’Italia celebra un importante traguardo nella lotta alla dispersione scolastica. Secondo i dati Invalsi, il tasso di abbandono scolastico è sceso al 10,5%, il più basso da quando è iniziata la rilevazione nel 2019.
Per adeguare gli stipendi della scuola all’inflazione accumulata nel triennio 2022-2024 servono 240 euro di aumento medio, che corrisponde ad un incremento dell’8,2% rispetto al 5,78% che propone il Governo attraverso l’ultima legge di bilancio già approvata: la stima sugli aumenti stipendiali minimi necessari per docenti e personale Ata della scuola pubblica è stato realizzato dall’Anief, alla vigilia della pubblicazione dell’Atto di indirizzo necessario all’avvio della trattativa per il contratto 2022/24, peraltro già illustrato a inizio luglio ai sindacati rappresentativi. L’Anief ha quindi calcolato che per garantire gli aumenti mensili e chiudere al più presto il Contratto collettivo nazionale di Istruzione, Università e Ricerca è indispensabile che chi governa il Paese destini al comparto, mettendoli in bilancio, circa 4 miliardi.
“L’anno scolastico inizierà con una valanga di supplenti, probabilmente 35.000 in più rispetto al normale, creando disagi per alunni, studenti, famiglie e per la qualità dell’insegnamento”: a scriverlo sono i docenti idonei del concorso 2020 ad esaurimento, che si pongono in stato di agitazione lamentando “solo 45mila assunzioni e 35mila supplenze in più”. Il Movimento, in collaborazione con altre organizzazioni, contesta con forza la bozza di Decreto per le Assunzioni presentata dal Direttore generale del Personale del Ministero dell’Istruzione, Dott. Serra, ai sindacati lo scorso 23 luglio: perché lo scorrimento delle graduatorie di merito degli idonei 2020 sarà possibile solo per poche unità sparse in Italia, contraddicendo quanto dichiarato dalla maggioranza politica. Il movimento mette ritiene un numero insufficiente di assunzioni per garantire il corretto avvio dell’anno scolastico e per permettere lo scorrimento degli idonei 2020: il Decreto prevede, infatti, l’assunzione di 45.124 docenti a fronte di 64.156 posti liberi e vacanti. Inoltre,” gli idonei non sono nemmeno menzionati nell'”allegato A” che disciplina le modalità di assunzione, creando confusione tra vincitori e idonei”.
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