Lo Stato soccombe nei tribunali per via dei tanti precari storici della scuola ancora non assunti o immessi in ruolo con colpevole ritardo: le assunzioni dell’ultimo decennio hanno solo parzialmente tamponato la situazione, coprendo a malapena il turn over e lasciando in vita la supplentite. A causa della lentezza delle procedure di stabilizzazione, rimangono da assumere oltre 100 mila docenti e Ata, in prevalenza supplenti storici. Inoltre, solo nell’ultimo biennio i giudici dei vari tribunali italiani hanno portato in giudizio lo Stato, con i giudici che hanno chiesto di risarcire i lavoratori danneggiati per una cifra complessiva che si aggira sui 20 milioni di euro. I numeri sono stati citati a Roma stamani, 24 marzo, durante l’ultimo giorno del congresso nazionale Anief, organizzato in occasione del decimo anniversario del sindacato e del ventesimo Congresso nazionale. Marcello Pacifico, presidente del sindacato rappresentativo ha detto, ai 150 delegati giunti da tutta Italia, che l’azione dell’Anief ha messo in risalto l’illegittimità del diritto interno rispetto a quello europeo sulla reiterazione dei contratti a termine per il personale della scuola: “Vincere il contenzioso e farlo passare in giudicato è stata una prima importante fase su cui Anief ha tenuto alta la concentrazione. Ora bisogna passare a una fase successiva, dando ‘a Cesare quel che è di Cesare’”.