La scadenza è vicina: c’è tempo fino al 12 dicembre per aderire al ricorso del giovane sindacato che si oppone al Miur, poiché non è d’accordo con le limitazioni poste in atto dai requisiti richiesti per partecipare al bando. Anief ha attivato il ricorso al Tar Lazio per l’ammissione al concorso riservato per la scuola primaria e infanzia dei docenti con due anni di servizio scolastico svolti anche prima degli ultimi otto anni; infatti, non è d’accordo con l’esclusione dei docenti che hanno svolto il servizio dal 1999 al 2009 e non negli ultimi otto anni. Può ricorrere chi ha prestato servizio per almeno due anni in scuola statale o paritaria (servizi di almeno 180 giorni), di cui uno o più prima degli ultimi otto anni scolastici (a partire dall'anno scolastico 1999/2000) e in possesso di abilitazione all'insegnamento (Diploma Magistrale ante 2001/2002 o Laurea in SFP) per la partecipazione al concorso straordinario per la scuola primaria e infanzia (e relativi posti di sostegno).
Aderisci al ricorso e invia il modello cartaceo predisposto dall'Ufficio Legale Anief entro il 12 dicembre.
Nuovo colpo di scena sul precariato scolastico. Sull'abuso da parte dello Stato italiano anche l’avvocato generale Szpunar della Curia europea si dichiara d’accordo con le tesi della Commissione UE e del ricorrente Rossato. Anief avvia le preadesioni al ricorso gratuito per ottenere dalle due alle dodici mensilità di risarcimento in caso di pronuncia conforme della Corte di giustizia e di superamento delle sentenze della Corte suprema italiana. Per aderire vai sul Portale ANIEF. Potrebbero essere più di 300 mila gli insegnanti e Ata interessati.
Il pronunciamento riguarda la Causa C-494/17 promossa dalla Corte di Appello di Trento su ricorso presentato dal docente Rossato che, una volta assunto in ruolo dopo diversi anni di precariato, chiedeva il risarcimento per l'abuso dei contratti a termine, da negare per i giudici della Cassazione: nel depositare le sue osservazioni sulla reiterazione dei contratti a termine, l'avvocato generale della Corte di Giustizia Europea sposa la tesi dei legali Anief: emerge, infatti, “che un’interpretazione giurisprudenziale di una normativa nazionale come quella di cui al procedimento principale non risulta conforme, fatte salve le verifiche incombenti al giudice del rinvio, ai requisiti risultanti dalla sentenza Mascolo” del novembre 2014 emessa dalla Corte di Giustizia Europea. Gli avvocati Anief hanno sempre sostenuto che la Legge 107/15 non prevede le sanzioni per l’abuso dei contratti a termine subito dal personale di ruolo anche durante il periodo di precariato.
Se la tesi verrà confermata dalla Corte di giustizia europea, i giudici del lavoro dovranno disapplicare le sentenze delle sezioni unite della Cassazione (ex plurimis 22552/17) ed estendere il risarcimento dalle 2 alle 12 mensilità anche al personale di ruolo che ha avuto più di 36 mesi di contratti a termine prima dell'assunzioni a tempo indeterminato, oltre agli eventuali danni morali e materiali che potrebbe vantare.
Il giovane sindacato ricorda che è ancora possibile aderire al ricorso da QUESTO LINK.
Alcune delle richieste di modifica del Disegno di legge S. 920 erano state in realtà respinte ed altre dichiarate inammissibili, ma poi, su sollecitazione di Anief, diverse sono state riformulate e saranno ridiscusse in Aula dopo essere state presentate, a prima firma, dal senatore Roberto Berardi (Forza Italia). Gli emendamenti al momento recepiti vertono, in particolare, sulla salvaguardia delle graduatorie dei docenti idonei al concorso a cattedra (4.38), sull’attribuzione della Rpd/Cia nelle buste paga dei supplenti brevi ( 3.5), sull’ammissione degli personale Ata “facente funzione” su ruolo superiore direttamente alle prove scritte e con una riserva del 30% dei posti del concorso per Dsga (4.21) e sulla riserva del 50% dei posti sui concorsi della PA al personale con 36 mesi di servizio svolto (4.32).
Per visualizzare tutti gli emendamenti Cisal-Anief al ddl S. 920 cliccare qui.
Proseguono in questi giorni gli incontri tra i funzionari del MIUR e le parti sindacali sul rinnovo del prossimo CCNI sulla mobilità. Il CCNL 2016/2018 ha stabilito che il nuovo Contratto Integrativo sulla mobilità avrà validità triennale (2019/20, 2020/21, 2021/22). “Sarebbe un grande esercizio di democrazia, da parte dell’amministrazione e delle OO.SS., attendere la certificazione della rappresentatività sindacale per il triennio 19-21, prima di avviare una nuova contrattazione o coinvolgere comunque Anief – che tutti sanno esser divenuta rappresentativa fin dai primi incontri -” dichiara Marcello Pacifico presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. Ma sarebbe ancora più opportuno aspettare la conversione in legge dell'as 763 che modificherebbe l'assegnazione agli ambiti dei docenti in sovrannumero o ancora di quelli che chiedono il trasferimento. Inutile correre per poi cambiare tutto. Bisogna capire dalla Maggioraranza parlamentare e dal Governo se c'è la volontà di approvare tale provvedimento nei prossimi mesi, come sembra di capire dall'esame del disegno di legge.
Le richieste di modifica al ddl AS 763 sono state presentate in VII Commissione Senato dalle opposizioni, a prima firma Roberto Berardi (FI) e Loredana De Petris (Leu). In pratica, sono stati presentati tutti gli emendamenti segnalati dal giovane sindacato, uno su tre su quelli complessivamente depositati: riguardano la contrattazione nell’assegnazione del personale su più scuole (1.09 - 1.10), la mobilità interprovinciale rispetto agli ambiti territoriali (1.15 – 1.14), la riduzione a 3-4 ore di supplenza su potenziamento (1.17 e 1.18), la mobilità straordinaria su 100% posti (1.19), l’inserimento in GaE di abilitati (1.22 – 1.0.2) e la stabilizzazione dei precari (1.23). Marcello Pacifico (Anief-Cisal): gli emendamenti hanno una valenza obiettiva, perché hanno trovato spazio nonostante non siamo stati auditi, pur avendo per primi presentato richiesta rispetto ad altre sigle sindacali. Mai successo. Da quattro legislature siamo sempre stati chiamati, ma non importa, basta che le nostre proposte sono all'attenzione del legislatore poi ogni partito si assumerà come sempre la responsabilità politica del voto.
Anief attiva il ricorso specifico per personale educativo, così da permettere la partecipazione al concorso riservato: possono aderire coloro che sono in possesso del titolo abilitante per il Personale Educativo e che intendono prendere parte al concorso riservato agli abilitati con due anni di servizio, limitatamente ai soli posti per la scuola primaria. I ricorrenti devono comunque aver svolto due annualità di servizio con almeno 180 giorni per anno nella scuola primaria o come personale educativo.
Aderisci al ricorso e invia il modello cartaceo predisposto dall'Ufficio Legale Anief entro il 12 dicembre.
Il Miur intende modificare il mai applicato decreto legislativo 66/17: tra le intenzioni espresse a viale Trastevere figura anche l’assegnazione “dell’insegnante a tempo indeterminato per l’intero ciclo di studi dell’alunno”. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal), la continuità didattica non si garantisce abolendo le competenze relative al ciclo scolastico degli insegnanti o limitando al 50% i trasferimenti su posto comune, ma assumendo in ruolo i 40 mila supplenti oggi chiamati in deroga fino al 30 giugno su posti liberi. In modo da garantire, ogni inizio d’anno scolastico e non in autunno, la copertura di tutti i posti richiesti dalle scuole. E nemmeno cancellando soltanto il Gruppo per l’inclusione territoriale se non si ritorna alle vecchie certificazioni, perché quasi 300 mila alunni dovranno rifare le visite.
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