La piattaforma on line era stata temporaneamente sospesa nei giorni scorsi per permettere le operazioni di aggiornamento in corrispondenza del nuovo anno scolastico. Nelle prossime settimane, e comunque entro la fine del mese di ottobre, sarà accreditato l’importo eventualmente non speso nel precedente anno scolastico (o i bonus non validati). E questo per permettere le operazioni di verifica delle somme effettivamente utilizzate nell’anno scolastico passato. Complessivamente, il Miur per il triennio di accreditamento della card a tutti i docenti di ruolo ha speso circa 1,1 miliardi. Si ricorda che le somme non spese e gli importi dei buoni prenotati ma non validati per il precedente anno scolastico sono spendibili con il bonus dell’anno in corso.
il sindacato continua a non comprendere il motivo per il quale anche dinanzi all’adozione di un provvedimento finalmente giusto, l’amministrazione scolastica riesca a fare degli antipatici distinguo: dal momento in cui è stato deciso di indirizzare il bonus da 500 euro annui al corpo docente, per quale motivo sono stati ad esempio esclusi gli educatori? Ovvero delle figure professionali che, giuridicamente e di fatto, sono a tutti gli effetti docenti di scuola primaria? Per questo motivo, Anief ha deciso di avviato il contenzioso al Giudice del lavoro, in modo da tutelare il personale educativo che non ha ancora presentato ricorso. La decisione è giunta dopo gli esiti confortevoli della sentenza n. 7769/2016, con cui il TAR Lazio ha riconosciuto anche a loro il godimento di tale diritto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Siccome l’aggiornamento professionale è un diritto-dovere che riguarda, indistintamente, tutti i lavoratori che operano nella scuola pubblica, sarebbe stato lecito immaginare un ravvedimento del legislatore e l’estensione di tale riconoscimento a tutte le professionalità, docenti e non, di ruolo o precarie, della scuola. Considerato che né dal Parlamento né dal Miur arrivano segnali di apertura in tal senso, Anief ha deciso di avviare il contenzioso al giudice del lavoro per il personale educativo che non ha beneficiato della decisione del Tar. Per aderire al ricorso, gratuito, è necessario inviare al Miur la diffida predisposta dall’Anief e preaderire on line al ricorso.
Si ricorda che Eurosofia - Ente italiano di Formazione europea e di Ricerca in qualità di Soggetto qualificato dal Miur - eroga servizi di formazione per il personale docente ed educativo della scuola: propone corsi di formazione da destinare sia singolarmente in modalità e-learning, attraverso la nostra piattaforma, sia in forma collettiva attraverso l’attivazione di percorsi che prevedono anche incontri in presenza all’interno degli istituti scolastici, a seguito della stipula di apposito protocollo di intesa. Per l’ampia offerta formativa, consulta questa pagina. Sfoglia il Catalogo on-line dei corsi promossi nella piattaforma ministeriale S.O.F.I.A.
Un preoccupante silenzio è calato sulla selezione nazionale dei Direttori dei servizi generali ed amministrativi, il cui ultimo concorso risale addirittura all’anno 2000. Perché, al netto delle 200 immissioni in ruolo effettuate questa estate (su 761 previste dal Miur, con il 70% andate perse per mancanza di candidati), oggi rimangono ancora vacanti circa 1.500 posti. Significa che nell’anno scolastico appena avviato, in una scuola italiana su cinque l’organizzazione del personale Ata e la gestione dei flussi finanziari sarà gestita da un Dsga titolare di un altro istituto che raddoppierà il lavoro oppure, come spesso avviene, sarà affidata a un assistente amministrativo disponibile a farsi carico del ruolo superiore in cambio di un compenso irrisorio. L’ultima notizia sul concorso risale all’emendamento dei vaccini dello scorso luglio, che poi però fu bocciato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È chiaro che al Ministero dell’Istruzione, ma ancora prima al Mef, conviene troppo utilizzare del personale per ruoli superiori a costi ridicoli. Ecco perché il concorso non è stato organizzato e bandito per così tanti anni: non c’era la volontà a organizzarlo. Stavolta, però, c’è stato un impegno, preso anche pubblicamente, da alti rappresentanti ministeriali e di Governo nel pubblicare finalmente il bando. Speriamo, tra l’altro che, come abbiamo chiesto per i dirigenti scolastici, il testo preveda una riserva di posti per gli amministrativi che abbiano assunto il ruolo di Dsga per almeno 36 mesi anche non continuativi. In caso contrario, siamo pronti a impugnare la ‘dimenticanza’ nelle apposite sedi legali.
Per questi motivi, Anief invita il personale non assunto ad aderire ai ricorsi per la stabilizzazione e gli scatti di stipendio non percepiti (cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (cliccare qui). È sempre attivo il ricorso per il personale Ata su posto vacante e disponibile per recuperare gli stipendi dei mesi estivi, sottratti in modo illegittimo. il sindacato offre la possibilità di aderire al ricorso per non soccombere sulla “temporizzazione”.
Anief ricorda, infine, che in collaborazione con Eurosofia, ha predisposto un corso formativo per il Concorso DSGA, specifico per affrontare e superare le prove selettive:un’équipe di esperti del settore, con corsi on-line e in presenza, guiderà i candidati alla preparazione dell’esercizio della professione.
Nuova vittoria targata Anief presso il Tribunale del Lavoro di Milano che accoglie il ricorso promosso dai nostri legali al fine dell'immediato e integrale riconoscimento del servizio svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera. Ancora possibile aderire gratuitamente ai ricorsi Anief.
Piovono condanne a carico del Ministero dell'Istruzione per l'evidente discriminazione posta in essere a discapito dei lavoratori cui non riconosce per intero gli anni di servizio a tempo determinato all'atto della ricostruzione di carriera in aperta violazione della Direttiva 1999/70/CE. Il Tribunale del Lavoro di Milano accoglie il ricorso patrocinato dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Francesca Lideo e riconosce il diritto dei lavoratori immessi in ruolo all'immediata e integrale ricostruzione della carriera computando per intero il servizio svolto durante il precariato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il meccanismo retributivo previsto dai contratti collettivi succedutisi nel tempo è ispirato ad un sistema di sviluppo professionale incentrato sulla differenziazione del trattamento economico per posizioni stipendiali che si conseguono in forza del regolare svolgimento, nel tempo, delle funzioni proprie del profilo professionale e della partecipazione alle attività di formazione e aggiornamento. Il servizio svolto durante il precariato senza alcun dubbio concorre a incrementare il bagaglio e l'esperienza professionale del docente e non può essere soggetto a discriminazione, neanche all'atto della ricostruzione di carriera”.
Su spinta del giovane sindacato, le organizzazioni rappresentative della dirigenza scolastica hanno appena incontrato l’on. Flavia Malpezzi (PD) per affrontare le principali problematiche attinenti al lavoro svolto dai dirigenti, tra cui proprio la “sicurezza degli edifici scolastici e connesse responsabilità”, al fine di “distinguere compiti e responsabilità dei dirigenti e dei proprietari degli immobili”. La prossima settimana, toccherà a Udir sottoporre questa necessità nei palazzi della politica: l’associazione è stata convocata in audizione, il 21 settembre, presso la VII e XI Commissione della Camera – congiunta Cultura e Lavoro - in merito all’esame dei disegni di legge n. 3830 e 3963 proponendo l’introduzione al D.lgs. n. 81/08 del Titolo XIII bis recante “Disposizioni speciali in materia di Istituzioni scolastiche ed educative” con nuovi nove articoli.
Anche di questi temi si parlerà nel corso del Convegno nazionale Udir di Palermo dove il 16 e 17 settembre parteciperanno oltre 200 dirigenti scolastici. Si affronteranno diversi punti cruciali per la categoria: oltre alle responsabilità degli edifici, che vanno ascritte ai proprietari e non ai presidi, si discuterà del reclutamento, di sicurezza (perché la metà degli istituti scolastici è stata costruita prima del 1971), di valutazione, di retribuzione, con un dirigente neo-assunto bloccato per anni a 2.300 euro al mese, di tutti gli assunti dopo il 2001 senza Ria e per tutti di un Fondo Unico Nazionale indegno per una categoria dirigenziale.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): I dirigenti scolastici sono sempre più soffocati da incarichi e responsabilità a dismisura, in cambio di compensi dimezzati rispetti ai colleghi del pubblico e privato. Partendo da questo, diventa ancora più insopportabile il fatto che il datore di lavoro, quale responsabile della sicurezza e della salute dei lavoratori e delle lavoratrici delle istituzioni scolastiche ed educative, debba continuare ad essere individuato nel Dirigente scolastico. La responsabilità è chiaramente del proprietario dell’immobile. Con la nostra proposta emendativa, puntiamo ad aprire il dibattito su delle norme da rivedere: i dirigenti scolastici ogni giorno rischiano troppo, assieme ai rappresentanti degli enti locali.
In questi primi giorni di scuola ci sono molti studenti con disabilità grave costretti a cedere ore in attesa dei supplenti, che potrebbero anche non essere formati. Questo accade anche perché ci sono insegnanti in possesso della specializzazione di sostegno che non trovano posto nella propria provincia, ma che non possono inviare domanda di messa a disposizione in altra provincia in cui vi è disponibilità a causa del vincolo imposto dal Miur nella circolare del 29 agosto 2017. C’è da rilevare, inoltre, che molti insegnanti di sostegno nominati in questi giorni sono destinati a cambiare in corso d’anno, perché assunti con contratto sino ad avente diritto, con ulteriore danno per gli alunni disabili. A tutto questo, si aggiunge il problema annoso delle classi pollaio che anche quest’anno è emerso in diversi casi, anche in presenza nel gruppo-classe di alunni disabili.
Su tutti questi aspetti, il presidente Anief, Marcello Pacifico, ha scritto in questi giorni alle scuole e alle famiglie, rilanciando l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”: “L’obiettivo è ottenere il rispetto del diritto allo studio e all’integrazione scolastica dei nostri figli e dei nostri alunni che, attraverso certificazioni idonee, devono ottenere quanto previsto dalle normative vigenti a loro tutela”. I genitori, guidati dai referenti Anief, possono chiedere la documentazione utile per il ricorso: “tutti i docenti, gli ATA e i Dirigenti Scolastici possono partecipare attivamente alla nostra iniziativa informando le famiglie”.
Il giovane sindacato fornirà alle famiglie che prenderanno contatto con i suoi referenti le istanze di accesso agli atti da richiedere all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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