E-sofia s.r.l., prosegue la sua azione formativa e informativa dedicata al personale scolastico che si ritrova ad affrontare costantemente nuove sfide, nuove modalità operative, la gestione delle scuole è in costante divenire e spesso le segreterie scolastiche navigano a vista non avendo ancora delle istruzioni chiare e complete che tengano conto di tutte procedure.
Il 26 luglio abbiamo trasmesso il webinar: “Quali novità per il Concorso a cattedra in autunno 2024?” a cura di Ernesto Ciracì per parlare dei prossimi Reclutamenti PNRR, previsti per l’autunno.
Ricordiamo che questo secondo Concorso a cattedra 2024 è, nello specifico, l’ultima procedura concorsuale nell’ambito della fase transitoria della Riforma della formazione iniziale e continua e del reclutamento dei docenti approvata con la legge n. 79 del 29 giugno 2022 (conversione in legge – con modificazioni – del decreto n. 36 del 30 aprile 2022).
Il modesto contingente per le immissioni in ruolo conferma che nel corso del 2024 si potrebbe toccare un nuovo record negativo di supplenze annuali: c’è chi parla di oltre 250mila precari assunti fino al 30 giugno o al 31 agosto 2025. L’amministrazione scolastica sa bene che le graduatorie non utilizzate a pieno e i concorsi a rilento complicheranno tutto, tanto da avere spostato la scadenza delle assunzioni a tempo indeterminato, per i vincitori del concorso Pnrr, dal 31 agosto al 31 dicembre 2024: per questi motivi, attraverso l’ordinanza ministeriale 88/2024 e la nota sulle supplenze, ha anche deciso di tornare a fare aprire i cosiddetti “interpelli”, gli avvisi pubblici per individuare dei supplenti che possano prendere servizio entro 24 ore dall’accettazione.
La maggior parte delle circa 45mila immissioni in ruolo di insegnanti da effettuare nel 2024 (29.066 cattedre comuni da classi di concorso, più 15.588 di sostegno), si realizzerà fruendo delle graduatorie dei concorsi PNRR banditi lo scorso dicembre: lo slittamento sino alla fine del 2024 è previsto da un emendamento al decreto legge 71/2024, il quale indica anche che senza graduatorie pubblicate entro il 31 agosto, dovranno comunque essere accantonato i posti destinati ai vincitori. Ma solo a loro.
L’Italia celebra un importante traguardo nella lotta alla dispersione scolastica. Secondo i dati Invalsi, il tasso di abbandono scolastico è sceso al 10,5%, il più basso da quando è iniziata la rilevazione nel 2019.
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