“C’è qualcuno nella scuola che continua a inviare messaggi negativi sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21, sul quale Anief e altri sindacati hanno trovato l’accordo lo scorso 14 luglio e che a breve dovrebbe essere ratificato in via definitiva all’Aran: la verità è che con le risorse pubbliche limitate messe a disposizione abbiamo fatto il massimo ed oltre non era possibile. Tra i vantaggi di cui godrà il personale, tutt’altro che scontati, voglio ricordare che per i precari sono stati introdotto tre giorni di permesso retribuito al 100%, per motivi personali o familiari, per ogni anno scolastico: è un risultato di cui andiamo fieri, che risulterà molto utile, perchè per la prima volta nella storia della scuola italiana ne andranno a beneficiare almeno 200 mila lavoratori l’anno, che risultato, in fatto di diritti, sempre in una condizione effettiva di svantaggiato”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha parlato di scuola con Antonio Pistillo, rilasciando un’intervista pubblicata sul suo canale Youtube. Il leader del giovane sindacato rappresentativo ha detto che “attraverso la sua rete legale Anief è riuscita in Europa da più di 10 anni a far dichiarare illegittime le norme italiane sui contratti a termine e sul principio di parità di trattamento che invece viene leso tra personale di ruolo e precario. Ci sono diverse sentenze della Corte di giustizia europea. Pare che chi è precario debba essere punito: ricordiamoci che un docente su sei è precario e la storia deve cambiare. Nel frattempo, nei tribunali riusciamo a far disapplicare le norme italiane attraverso risarcimenti a favore dei docenti precari”, ha continuato il sindacalista autonomo. “A proposito di dimensionamento, saranno molte le sedi di presidenza che verranno meno e questo è un problema”, ha terminano Pacifico.
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