Mentre è in primo piano il problema del caro vita per i docenti che lavorano al Nord, Anief torna a parlare della necessità di eliminare i vincoli legati alla mobilità.
Caro vita e vita carissima per chi si trasferisce – soprattutto al Nord – per lavorare in una sede a chilometri di distanza dalla propria residenza: stamani su Il Gazzettino è apparso un articolo che parla proprio dell’argomento, denunciato più volte dal sindacato Anief. La scuola riparte con l’allarme dei docenti: “paghe basse, è dura arrivare a fine mese”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia stampa. Nel corso della stessa, il leader della giovane organizzazione sindacale ha ricordato come il sindacato sia a lavoro per far prevedere delle spese per la scuola sin da adesso. Certamente ci sono dei “provvedimenti necessari, in primo luogo quello di potenziare, allargare e garantire per tutto l’anno l'organico aggiuntivo che è retribuito solo fino a dicembre. Poi bisognerà lavorare al fine di garantire la continuità didattica. Servono inoltre dei soldi per pagare le risorse professionali legate ai ricercatori degli enti di ricerca non vigilati dal Ministero dell’università e della ricerca”.
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