C’è anche l’aggiornamento delle norme che riguardano il congedo per le donne vittime di violenza nel nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 firmato due giorni fa all’Aran: la novità più importante è che per le donne che subiscono violenza si estende il periodo di assenza dal lavoro da 90 a 120 giorni, nell’arco di tre anni. L’estensione, chiesta e ottenuta dal sindacato Anief, intende fornire ulteriore supporto alle lavoratrici coinvolte in un percorso di protezione debitamente certificato, garantendo loro un periodo più lungo per riabilitarsi e ritornare in servizio. Ma non solo: la riforma prevede che il trattamento economico per questo periodo di congedo sia equiparato a quello del congedo di maternità. Questo aiuta a ridurre l’ansia finanziaria spesso associata a tali periodi di assenza e fornisce una rete di sicurezza essenziale. C’è anche l’opzione per la dipendente, scrive la stampa specialistica, “di richiedere la trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time, offrendo così un maggiore equilibrio tra il tempo dedicato alla guarigione e le responsabilità lavorative. Inoltre, la dipendente avrà il diritto di tornare a lavorare a tempo pieno, anche in deroga ai tempi di permanenza previsti, a condizione che ci sia un posto disponibile”.
Il nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 firmato due giorni fa all’Aran introduce nuovi profili professionali che tra il personale Ata della scuola erano attesi da anni: a debuttare, nell’area degli operatori, è anche l’operatore scolastico, un collaboratore scolastico con dei compiti aggiuntivi di assistenza non specialistica agli alunni con disabilità e di supporto ai servizi amministrativi e tecnici. In particolare, l’operatore scolastico opera, si legge nel Ccnl sottoscritto il 14 luglio, “nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica”. Un’altra novità introdotta è quella dei nuovi titoli professionali (rispetto agli attuali) indispensabili per accedere alle graduatorie di terza fascia Ata, il cui aggiornamento è previsto nel 2024: in particolare, scrive Orizzonte Scuola, “viene introdotta la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale quale requisito base per l’accesso. Per il profilo del cuoco sarà richiesto il diploma di scuola secondaria e non più la qualifica”.
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