Nel nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21, in procinto di approvazione definitiva all’Aran, c’è anche l’incremento del 10% di tutti i compensi previsti per lo svolgimento di eventuali ore aggiuntive: lo ricorda il sindacato Anief, tra i firmatari del Ccnl la cui ratifica all’Aran dopo il via libera degli organi di controllo (in particolare per la parte economica) risulta sempre più imminente. Tra le novità che porterà il contratto, con evidenti vantaggi per il personale di comparto, c’è anche il via libera all’aumento del salario accessorio e delle quote orarie degli straordinari di tutto il personale: dopo 16 anni di blocco, gli aumenti del 10% riguarderanno, ad esempio, le attività progettuali e gli impegni che non comportano insegnamento, che da 17,5 euro l’ora passeranno a 19,25 euro.
Con la busta paga di dicembre 2023, per il personale della scuola si è già esaurita l’assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale prevista per il 2024: l’anticipazione è stata pari a 6,7 volte l’ammontare dell’indennità annuale (come previsto dall’articolo 3 del Decreto-legge 145 del 18 ottobre 2023), pari in media a poco più di 1.000 euro lordi a dipendente (media netta di 576,93), con l’importo che verrà poi riassorbito col rinnovo contrattuale. La somma, però, non è affatto adeguata a quanto previsto dalla legge per tutelare il lavoratore in assenza di rinnovo contrattuale e per questo l’Anief ha prodotto una doppia contestazione, da presentare in sede giudiziaria, a seconda della propria posizione professionale nella scuola.
“Ci sono scuole che hanno avuto finanziati i progetti del Pnrr per tre anni, ma che secondo gli accorpamenti previsti dal dimensionamento ora previsto, a metà percorso perderanno la loro autonomia: quindi saranno altri istituti a gestire quei fondi. Non vi sembra un paradosso? Non pensate che tutto questo possa creare dei contraccolpi?”. A sottolineare l’incongruenza è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso dell’incontro svolto tra le organizzazioni sindacali e i dirigenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, svolto presso il Salone dei Ministri del dicastero di viale Trastevere, per fare il punto della situazione sul dimensionamento scolastico alla luce delle novità incluse nel decreto Milleproroghe che riduce momentaneamente di oltre 150 scuole il numero di accorpamenti ma conferma gli altri centinaia previsti dalla legge di bilancio 2023.
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