L’età di pensionamento dei lavoratori italiani rimane la stessa. Invece, l’uscita anticipata si sposta avanti di un anno. È questo l’esito del testo approvato dal governo per rispondere alla scarsità di risorse che sta producendo una Legge di Bilancio in forte debito. Ne consegue che per lasciare prima il lavoro, dal 2024 ci vorrà un anno di più: Quota 103 diventa Quota 104, con l’uscita anticipata che passa da almeno 62 a 63 anni, sempre avendo 41 anni di contributi ma con l’introduzione anche di meccanismi che disincentivano sempre più economicamente a lasciare il servizio. Inoltre, Ape Sociale e Opzione Donna confluiscono in un unico fondo per la flessibilità in uscita: permetterà di lasciare il lavoro a 63 anni di età e 36 di contributi però solo a caregiver, disoccupati e a chi rientra nei lavori gravosi, ai disabili e alle donne