Si comunica che il servizio sarà sospeso per aggiornamento del sito dalle ore 20 di oggi, 20 febbraio 2019, alle ore 6 di domani, 21 febbraio 2019.
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In audizione presso le Commissioni Affari costituzionali e Lavoro pubblico e privato, sono state avanzate diverse proposte migliorative del testo alla luce anche dell'approvazione del decreto legge semplificazioni e di quota 100 su salario accessorio supplenti brevi (RPD/CIA), reclutamento docenti, educatori e Ata e buoni pasto.
Durante l'audizione presso la I e la XI Commissione per i dirigenti scolastici si è chiesto il versamento della RIA nel FUN a partire dal 2016 per i presidi cessati dal servizio dal 2012, un corso-concorso per i ricorrenti avverso il bando del 2011, l'utilizzo delle risorse residue del fondo d'istituto per altri usi, una diversa valutazione con l'eliminazione del portfolio e il potere d'interdizione delle scuole non a norma.
Roma, 19 feb. (AdnKronos) - Col via libera al progetto di autonomia delle Regioni "226mila docenti, Ata e presidi passeranno alle regioni". Lo sottolinea Anief in una nota. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''questo progetto va assolutamente bloccato, perché incrementerebbe il gap Nord-Sud, a partire dall'Istruzione e dalla Sanità. Quindi alla sua natura incostituzionale, come già rilevato dall'Anief, peraltro già bocciata dai giudici, si aggiunge questo aspetto che creerebbe forti discriminazioni territoriali, con il rischio concreto di ritrovarsi in una condizione socio-economica e dei servizi offerti sempre peggiore. Peraltro, a discapito di regioni, quelle meridionali, che dallo Stato negli ultimi decenni hanno ricevuto molte meno risorse".
''Come se non bastasse - continua Marcello Pacifico - si andrebbe incontro a un bailamme sugli organici, con posti di lavoro statali passati alle regioni, che andrebbero a ledere il diritto a ricoprirli da parte di chi non opterà per tale collocazione. E questo andrebbe a determinare ulteriori contenziosi sulla mobilità professionale, su cui già pesano le sentenze n. 242/2011 della Consulta, che hanno bloccato le nuove norme proposte dalla provincia autonoma di Trento, in riferimento all'art. 92, c. 2bis della legge 5/2006''.
Roma, 18 feb. (Labitalia) - La Legge 107/15 è stata approvata da tre anni e mezzo ma tra gli insegnanti c'è ancora molta confusione su come comportarsi in presenza di delibere del proprio collegio docenti che impongono dei corsi di formazione obbligatori a titolo gratuito. Il disorientamento, spiega l'Anief, è scaturito dall'approvazione del comma 124 dell'art.1 della Buona Scuola che definisce una condizione di perentorietà e di continuità sul tema della formazione in servizio, facendo rientrare l'aggiornamento professionale annuo all'interno degli adempimenti della funzione docente. È il caso di un insegnante di Taranto, che chiede lumi in proposito, a seguito di una diversa interpretazione della norma all'interno del suo istituto scolastico. Anief ricorda che l'obbligo della formazione, introdotto con la Legge 107, è di per sé ''vuoto'', poiché non prevede un limite orario. Detto questo, la formazione obbligatoria va necessariamente somministrata in orario di servizio.
Spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: ''Fuori dal servizio (obbligatorio) il docente va esonerato o retribuito per la quota eccedente. È bene, tuttavia, che gli insegnanti in fase di quantificazione delle ore da svolgere nell'annualità esplicitino in tale delibera le modalità per l'effettuazione delle attività di formazione''.
Dopo il successo registrato nei mesi scorsi, ripartono i seminari organizzati dal giovane sindacato Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali: in collaborazione con Eurosofia, sono aperti sia ai dirigenti scolastici che a tutti coloro che hanno superato la prova scritta del concorso in atto per dirigenti scolastici, soprattutto della regione Abruzzo. L’incontro nella città abruzzese si terrà l’8 marzo; a seguire ci saranno seminari a Milano il 14 marzo, a Torino l’11 aprile e in altre province siciliane. Per iscriversi vai al seguente link
Dopo i successi ottenuti dall'Anief nei tribunali del lavoro di tutta Italia, arriva una nuova vittoria per il giovane sindacato, stavolta impegnato a tutelare i diritti del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario presso il Tribunale del Lavoro di Udine che emana una nuova sentenza in materia e bacchetta il Miur accogliendo il ricorso al fine dell'immediato e integrale riconoscimento del servizio svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Le nostre vittorie in tribunale sono la prova delle troppe illegittimità contrattuali e normative che continuano a discriminare il lavoro a tempo determinato anche per il personale ATA. Ci impegneremo noi ai tavoli della contrattazione per ottenere giustizia”. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere l'immediata e integrale ricostruzione di carriera
La richiesta di modifica al decreto 28 gennaio 2019, n. 4, prodotta da Lega e M5S, prevede che per i docenti precari di terza fascia che parteciperanno al concorso a cattedra sarà valorizzato il servizio svolto presso le scuole, con un punteggio fino al 50% di quello attribuibile ai titoli: è la prima apertura del Governo nei confronti dei supplenti che da tempo chiedono un intervento per sanare la loro posizione ed è giustificata dal rischio del blocco delle attività didattiche a seguito del boom di pensionamenti previsti nel 2019. Marcello Pacifico (Anief): Tanto valeva aumentare la quota d’accesso della legge di stabilità. Ma anche fare un corso abilitante e inserirli nelle GaE oppure reclutarli dalla seconda fascia delle graduatorie d'istituto.
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