Invece di utilizzare gli insegnanti a disposizione nelle scuole per far tornare il tempo pieno, le compresenze, i docenti specializzati e migliorare l’autonomia scolastica, si vuole utilizzare il “tesoretto” di unità di personale a disposizione principalmente per le sostituzione dei titolari assenti.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): questo modello organizzativo è nato nel 2012 per essere funzionale ai bisogni formativi degli alunni, soprattutto in riferimento alle diversità di genere, alle pari opportunità, ai loro bisogni “speciali” e al recupero formativo. E per fare questo tutti i docenti neo-assunti o perdenti posto vanno collocati sulle loro discipline d’insegnamento: non di certo utilizzati come tappabuchi.