Colmare il divario di istruzione e di competenze, investire sull'istruzione secondaria e terziaria, sviluppare il potenziale di crescita del capitale umano per adattarsi alla tecnologia, prestando particolare attenzione alle lacune regionali, anche facilitando l'accesso all'istruzione superiore e incoraggiando gli investimenti nell'istruzione terziaria. Sono alcuni degli obiettivi contenuti nella sezione Istruzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato dal Governo italiano alla Commissione europea e che in queste ore è stato comunicato nel dettaglio alle organizzazioni sindacali.
Secondo Marcello Pacifico, leader dell’Anief, “è lodevole l’obiettivo di ridurre il gap di competenze tra gli alunni e quindi nella popolazione. Andando ad agire su abbandoni scolastici e supporto dei territori in difficoltà. È bene ora che gli oltre 20 miliardi di euro destinati al doppio comparto Istruzione-Ricerca vengano utilizzati per delle operazioni funzionali proprio a questo scopo e che chiediamo da tempo: come la ricostituzione dei 15 mila plessi scolastici cancellati nell’ultimo decennio, oltre che dei 4 mila istituti autonomi che non ci sono più e dei loro dirigenti e Dsga. Occorre anche investire sulla didattica di qualità, con 200 mila nuovi insegnanti, le compresenze, i docenti specialisti nel primo ciclo, anche d’inglese e motori, la rideterminazione di 50 mila posti di Ata, l’assunzione in ruolo di 200 mila precari e l’inserimento in organico di diritto di 70 mila lavoratori della scuola Covid. Come bisognerà azzerare le classi pollaio e andare a costituire gli organici non più in base ai freddi numeri delle iscrizioni”.
Oggi pomeriggio Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ha partecipato a un incontro on line, insieme con le altre organizzazioni sindacali, con il ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta sulla “Riforma della pubblica amministrazione, rinnovi contrattuali 2019-2021”
“Per raccogliere informazioni sulla condizione della donna in Italia il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) promuove una consultazione pubblica sulla parità di genere. Realizzata in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca intende raccogliere il parere delle cittadine e dei cittadini italiani sulle diseguaglianze di genere in Italia. Per il più ampio coinvolgimento della cittadinanza e la maggiore sensibilizzazione sulle problematiche della parità di genere, centrali nella normativa e nelle politiche europee, soprattutto dal rilancio del tema nel Trattato di Lisbona del 2009, il Centro di informazione presso il CNEL Europe Direct ‘Europa Insieme’ partecipa alla promozione dell’iniziativa, attivando la rete degli EDIC regionali presenti sul territorio nazionale e portando all’attenzione della Commissione europea l’impegno profuso dalle Istituzioni italiane”. Cedan S.r.l.s. sposa l’iniziativa, affinché non vi siano più disparità di genere, e invita ad aderire. Per saperne di più, cliccare qui
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