Si è appena conclusa la riunione per l'informativa sul bando di concorso riservato agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell'infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
Presumibilmente il concorso sarà bandito entro l'estate e l'amministrazione auspica di concludere tutte le procedure entro l'anno.
Dopo oltre vent'anni di assenza di procedure di reclutamento di docenti di religione si arriva finalmente a definire una procedura straordinaria per l'immissione il ruolo dei precari storici di questo profilo e insegnamento.
Questo accade dopo che il decreto proroghe - pubblicato in Gazzetta Ufficiale con l'approvazione dell'emendamento “2-ter” - ha spostato la pubblicazione del bando al 2024 con un emendamento.
Anief ricorda che molti dei candidati hanno infatti oltre vent'anni di servizio alle spalle e il concorso dovrà valorizzare l'esperienza acquisita.
La procedura sarà bandita a breve: le regole sono state definite dal decreto P A bis che ha introdotto anche la quota percentuale alle assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno realizzate con una quota del 70% per la procedura straordinaria, rispetto a quelle previste con concorso ordinario che invece avranno una quota che si fermerà al 30%.
Il sindacato ANIEF oggi è stato presente con la delegazione composta dalla segretaria generale Daniela Rosano e Moira Pattuglia referente nazionale IRC.
“Nel corso del confronto - ha spiegato Moira Pattuglia - abbiamo chiesto all'amministrazione chiarimenti sullo svolgimento della prova didattico-metodologica, finalizzata all'accertamento della preparazione dei candidati”.
“Certamente - ha aggiunto Daniela Rosano - i posti messi a bando sono insufficienti per la copertura di tutte le cattedre; inoltre abbiamo espresso il nostro disappunto per il peso attribuito alla valutazione del titolo B2 e delle competenze tecnologiche, non caratterizzanti della disciplina”.
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