Per gli insegnanti e il personale Ata niente più ore aggiuntive svolte gratis: il risultato, non da poco, è stato ottenuto con il contratto collettivo nazionale Istruzione, Università e Ricerca 2019/21 sottoscritto in via definitiva un anno fa all’Aran. A volerlo, con forza, è stato il sindacato Anief, che adesso cercherà di meglio definire il tema del pagamento di tutte le attività aggiuntive rispetto ai propri compiti all’interno della trattativa che si andrà quest’anno a determinare, sempre all’Aran, per il rinnovo del Ccnl 2022-24.
Con il nuovo decreto Legge che ha l’obbligo di garantire l'attuazione della «Riorganizzazione del sistema scolastico» prevista dal PNRR arrivano nuove disposizioni relative al piano di dimensionamento delle scuole. Per le scuole delle regioni che hanno adottato la delibera di dimensionamento nei tempi previsti: sono messe a disposizione per il 2025/26 nuove posizioni di esonero e semiesonero entro determinati limiti di spesa; viene per il 2025/26 il numero in organico per il personale ATA del 2024/25 (eccetto i Dsga che sono oggetto di dimensionamento insieme ai DDSS)
Oggi pomeriggio Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, è intervenuto nel corso dell’incontro organizzato dal Pd “Per una pedagogia politica, una conoscenza diffusa, una proposta condivisa”. Presenti all’incontro Elly Schlein e Irene Manzi.
Doppia vittoria per Anief presso il Tribunale di Roma: il giovane sindacato, rappresentato dalle avvocate Giusy Mistretta e Francesca Marcone, ha chiesto al giudice la corresponsione dell'indennità integrativa speciale sottratta al personale che presta servizio all'estero.
Non posticipare le tue decisioni, investi su te stesso. Puoi seguire i corsi online, creando nuove premesse per la tua vita lavorativa, ricoprendo anche un ruolo fondamentale in ambito sociale. Puoi acquisire delle abilità specifiche che ti consentano di supportare minori e categorie protette con competenza e dedizione.
Sulla Carta del docente ai precari anche a Trapani passa la linea del sindacato Anief: va assegnata senza ombra di dubbio. Così una insegnante che, riporta la sentenza pubblicata la scorsa settimana, ha “prestato servizio alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione convenuto in forza di successivi contratti a tempo determinato negli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024, svolgendo mansioni identiche rispetto a quelle attribuite al personale a tempo indeterminato”, ha ottenuto dal giudice del lavoro del capoluogo siciliano i 2.000 euro richiesti dai legali Anief in virtù di una palese discriminazione.
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