L’operatore scolastico, il nuovo profilo Ata introdotto con il Contratto collettivo nazionale 2019-21 sottoscritto il 18 gennaio scorso, diventa realtà ma solo tra un anno: lo prevede un emendamento al decreto Sport e scuola 71 approvato alcuni giorni fa. Il provvedimento, il passaggio all’area superiore al quale risultano interessati quasi 60 mila collaboratori scolastici, interessa molto le scuole pubbliche che proprio in questi giorni stanno valutando le candidature al nuovo profilo.
Le scuole hanno bisogno della presenza fissa dello psicologo a scuola: è la premessa che ha portato all’accordo, lo scorso 20 marzo, tra il presidente CNOP, David Lazzari e il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara per garantire benessere e supporto psicologico agli studenti, ma anche alle loro famiglie, come ai docenti e a tutto il personale scolastico.
“Sul tema del reclutamento abbiamo già detto al ministro Giuseppe Valditara che tra un mese, a settembre, in Italia si toccherà un nuovo record di precari: la colpa non è di questo o di altri governi, ma di una politica che purtroppo negli ultimi anni ha portato a non assorbire nei ruoli i tanti supplenti. Eppure ci sono le soluzioni” per evitare questo disastro occupazionale con effetti negativi anche sulla didattica e l’offerta scolastica in generale. Lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in una video-intervista rilasciata all’agenzia Teleborsa, ricordando che 45.124 assunzioni di nuovi insegnanti serviranno solo a realizzare poco più dalla copertura del turn over del corpo docente e che oltre 200 mila supplenze annuali saranno inevitabili.
Il ministro Giuseppe Valditara vuole cambiare le regole del reclutamento: prima, però, c’è da convincere l’Unione europea: si tratta, scrive oggi Orizzonte Scuola, del piano che il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha comunicato alle organizzazioni sindacali, insoddisfatte del contingente insufficiente autorizzato dal MEF per il prossimo anno scolastico.
È stato pubblicato il decreto ministeriale n. 158contenente le disposizioni per le immissioni in ruolo del personale docente - per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado - per l’anno scolastico 2024/2025, per un contingente complessivo pari a 45.124 posti: la maggior parte delle assunzioni a tempo indeterminato, oltre 11 mila, si atterà in Lombardia, seguono Lazio (più di 5 mila) e Veneto (circa 4.400). Come prassi, le assunzioni a tempo indeterminato si assegneranno per il 50% alle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami attualmente vigenti; per il restante 50%, alle graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
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