Si è appena concluso l’incontro con il ministero, rappresentato dal dott. Serra e le organizzazioni sindacali per la corretta applicazione dell’art. 18 bis del CCNI. Per Anief erano presenti la segretaria nazionale Daniela Rosano e il presidente regionale Anief Puglia Pasquale Spinelli.
Il giovane sindacato rappresentativo Anief torna a sottolineare come sia indispensabile il mantenimento dell’organico aggiuntivo per tutto il periodo del Pnrr, così da poter portare a termine i progetti. Infatti, le segreterie delle scuole italiane sono oberate di lavoro: è necessario l’incremento del personale per far fronte alle nuove attività. Il problema delle risorse è certamente importante.
Anief avvia i ricorsi per il riconoscimento dell’anticipo contrattuale 2022-24: richiede dunque l’aumento dell’Indennità di vacanza contrattuale (+63 euro) pagato anche ai precari nel cedolino di marzo.
Sulla Carta del docente c’è un’Ordinanza della Corte di Giustizia Europea, emessa dalla VI Sezione il 18 maggio 2022 nella causa c-450/2, che ha superato il comma 121 della legge 107 del 2015 che negando il bonus di 500 euro al personale a termine contrasta “con la clausola 4 dell’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato (recepito con Direttiva 1999/70/CE). Pertanto la quota annuale per l’aggiornamento va assegnata anche ai precari e questo sta accadendo nei tribunali italiani: a Castrovillari il Giudice del lavoro ha fatto assegnare a un docente - difeso dai legali Anief Giovanni Rinaldi, Walter Miceli, Nicola Zampieri, Fabio Ganci e Ida Mendicino – 2 mila euro e ha condannato il Mim al pagamento delle spese processuali.
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